un pò di allarme non guasta

Leggo un articolo, di quelli che ti aspetti di leggere, che lancia un pò di allarme (sarà giustificato?) per condire un pigro fine settimana estivo, cielo sereno, sono le 11 del mattino e si sta proprio bene altro che allarme caldo.
Questa considerazione si aggiunge al fatto che ieri mi son fatto una bella giratina in bicicletta nel centro di Firenze, sia in bici che a piedi non avvertivo una particolare sensazione di caldo assassino, di quelle da cercar di rifugiarsi nel centro commerciale per godere dell’aria condizionata; ugualmente venerdì pomeriggio ho fatto la mia breve pausa pranzo con un gelato, nei pressi del posto in cui ero al lavoro, e la sensazione fisica era proprio quella di quando – da ragazzo – mi trovavo con gli amici per giocare a calcio, nonostante il caldo estivo del primo pomeriggio.
In sintesi, mi sembra una normale, ordinaria calda estate; leggi il giornale (o guardi la TV – che non possiedo NdS) e senti parlare (e forse finisci per convincerti che c’è da star attenti, che potrebbe esser pericoloso, che c’è un caldo di cui allarmarsi . . . .

L’improvvisa impennata delle temperature ha causato un aumento di accessi nei pronto soccorso della città. Negli ultimi due giorni, secondo l’Asl di Firenze, si è verificato un incremento di ingressi pari al 10 per cento. Una situazione che a causa delle consuete chiusure estive dei reparti ha provocato non pochi disagi nei Dea della città, in particolare Torregalli e Careggi. Difficoltà che si registrano soprattutto sul numero dei posti letto disponibili, tanto che al Nuovo San Giovanni di Dio sono stati messi sei letti aggiuntivi in più nella degenza ordinaria. Provvedimento d’urgenza non sufficiente per l’improvviso aumento di accessi legato alle temperature. In gran parte a chiedere soccorso sono stati anziani soli o accompagnati dalle badanti che presentavano quasi tutti problemi di disidratazione (NdS e se si educasse l’anziano, ed il suo medico, a star attenti alle quantità di liquidi da introdurre in dieta nei mesi estivi? Quanti ricoveri impropri si eviterebbero?).
continua su il corriere fiorentino

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono contrassegnati *

prenotazione