oggi sono andato a tagliare i capelli: il mio parrucchiere è di origine marocchina, vive in Italia da tempo, parla bene l’italiano, è molto gentile e, da non sottovalutare, cambia sempre le lamette del rasoio (s’avesse a prender l’epatite per tagliarsi i capelli?).
Ha iniziato a chiacchierare con una cliente, a cui stava risistemando la folta capigliatura e sento che parlano di parti, di careggi e m’intrometto per chieder la loro opinione: ambedue (sia la cliente sia il parrucchiere) avevano avuto di recente diretta esperienza ed erano tutto sommato contenti.
Altra opinione (lo so bene, non fa statistica), di segno contrario rispetto a quella di questo post in cui parlavo dell’articolo di un quotidiano fiorentino che riportava l’esperienza di una coppia che di recente aveva sperimentato i servizi della maternità di Careggi: questa coppia ritiene di aver vissuto un’esperienza talmente negativa da volerlo comunicare su un blog (senza che si sia verificato, comunque, nessun episodio di malasanità).
Il mondo è bello perchè è vario, la critica non sarà mai possibile evitarla, si tratta di capire quanto sia fondata nello specifico . . . .
