I have a dream

probabilmente meno grande di ciò che sognava Martin Luther King.
Sogno un giorno – che potrebbe esser già il presente, le infrastrutture permetterebbero una fluida trasmissione di dati e conoscenza – in cui non ci si dovrà ingegnare per trasmettere informazioni, il giorno in cui tutto sarà accessibile in maniera istantanea, con i dovuti controlli e limitazioni di sicurezza per chi non deve accedere ai dati sensibili.
Riordinando i miei files ho ritrovato un’immagine che m’ha fatto venire alla mente un mio amico che vive all’estero e che ha avuto uno strano problema (probabilmente) di salute. Probabilmente perchè alla fine, anche se appare all’ispezione un problema, tutta la diagnostica è risultata negativa. Lui era scarsamente preoccupato, comunque incuriosito dal fatto che non si sia riusciti nè a categorizzare il problema nè a trovarlo !
Di mia iniziativa gli ho parlato di un collega con cui collaboro che è ritenuto un’eminenza del settore e mi son fatto mandare – via email – la documentazione degli esami da lui effettuati (in lingua straniera); con il collega abbiamo esaminato le copie digitali della documentazione e s’è deciso che effettivamente non ci sono alterazioni rilevanti, forse una sfumata problematica non meglio definibile dalle immagini che erano state generate.
Probabilmente gli organizzerò un controllo – a distanza di tempo – presso la nostra struttura, di fatto siamo riusciti solo con la libera iniziativa, ad aggiungere un tassello ulteriore al percorso diagnostico di un paziente (mio amico).
Tutto ciò sarebbe stato impossibile 10 anni fa, lo è stato comunque grazie alle capacità informatiche un pò superiori alla media del mio amico, alla disponibilità del mio collega ed alla mia buona volontà; mi interrogo su cosa sarà possibile fare tra 10 anni, ma non accessibile a causa dell’arretratezza infrastrutturale ….

I have a dream ….

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