Meno tumori dell’endometrio nelle consumatrici di caffè

Piu’ consumo di caffè, meno adenocarcinomi dell’endometrio (utero): questa in sintesi la conclusione di una metanalisi pubblicata sulla rivista American Journal of Obstetrics and Gynaecology a firma di un gruppo di ricercatori dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” e dell’Universita’ di Milano. Dall’analisi dei risultati di due studi di coorte e sette studi caso-controllo pubblicati tra il 1966 e il 2008 sulla possibile correlazione con l’insorgenza di tumori del consumo di caffe’ – normale e decaffeinato – e di te’ risulta infatti un effetto protettivo dal rischio di insorgenza di questa neoplasia che colpisce le donne, la piu’ comune tra quelle che riguardano l’apparato genitale. “I risultati di questa meta-analisi – dice il prof. Carlo La Vecchia, ricercatore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” e dell’Universita’ di Milano e coautore dello studio – indicano che rispetto alle non bevitrici di caffe’, le donne che ne bevono in quantità ridotta o moderata hanno una protezione del 13 per cento sul rischio di ammalarsi di tumore dell’endometrio, mentre quelle che ne bevono in quantita’ elevata hanno una protezione del 36 per cento”.
I risultati rinforzano i dati di un’altra recente ricerca, pubblicata nel mese di ottobre 2008 sulla rivista International Journal of Cancer, che rappresenta il primo studio caso-controllo specificamente dedicato a verificare l’effetto chemoprotettivo del caffe’ e del te’ e che e’ stato condotto su piu’ di mille volontarie, divise in due gruppi a seconda dell’aver avuto o meno una diagnosi di tumore in anni passati. Anche in tal caso, i dati suggerivano una minore incidenza di tumore dell’endometrio nelle consumatrici di caffe’ e di te’, sebbene tale risultato fosse statisticamente significativo solo nelle bevitrici di te’.

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