scommetto che ce la fai a dimagrire

Per Samwoo Ee, la prima scommessa è stata solo un allenamento. Il signor Ee, 30 anni, lavorava in una società informatica di Soho ed era in competizione con un collega per vedere chi avrebbe perso più peso. Per sentirsi più motivati, hanno deciso di fare una scommessa formale per vedere chi dei due, in un mese, avrebbe ridotto in modo più consistente la percentuale di grasso nel proprio indice di massa corporea. “La cosa è diventata molto competitiva”, racconta il signor Ee, che all’epoca pesava 112 chili. “Ogni ora facevamo delle flessioni l’uno davanti all’ufficio dell’altro. E il mio amico lasciava sempre una tavoletta di ottima cioccolata sulla mia scrivania”. Il primo mese la scommessa è stata vinta dal suo collega, Daniel Fries, che ha perso 7 chili contro i 5 di Ee, che ha dovuto pagare 20 dollari. A quel punto il signor Ee ha deciso di fare sul serio. Altri sei colleghi si sono uniti alla gara per vedere chi avrebbe perso più peso. “Dissi loro che sarebbe stata una lotta all’ultimo sangue”, ricorda il signor Ee. Quella gara è un esempio di scommessa sulla dieta con otto partecipanti i quali, per cercare di perdere peso, si sono dati un nuovo incentivo: i soldi. Se non perdi più chili dei tuoi avversari, devi pagare. I siti Internet che incoraggiano questo tipo di scommesse hanno visto aumentare considerevolmente il numero degli utenti e alcuni studi recenti hanno confermato ciò che il signor Ee e i suoi colleghi hanno già scoperto: le scommesse sulla dieta possono funzionare con quelle persone che non riescono a perdere peso in altro modo.
Una ricerca pubblicata sul Journal of American Medical Association afferma che chi ha un incentivo economico a perdere chili riesce a seguire una dieta in modo più scrupoloso di chi non ne ha. Due docenti di Yale, Dean Karlan e Ian Ayres, hanno studiato gli effetti dei contratti con cui ci si impegna a smettere di fumare e successivamente hanno applicato le conclusioni di quella ricerca alle diete, creando attorno alle loro teorie un’attività economica. I due studiosi hanno coinvolto nella ricerca uno studente laureato, Jordan Goldberg, di 24 anni, e l’anno scorso hanno dato vita a StickK.com, un sito che motiva la gente a cambiare la propria vita impegnandosi con dei contratti: se si fallisce l’obiettivo, si deve pagare. Il sito conta più di 23.000 utenti, la percentuale più alta dei quali (42 per cento) si è impegnata con un contratto a perdere peso.  Altri due nuovi siti, fatbet.net e akemoneylosingweight.com, sono stati ideati per coloro che vogliono seguire una dieta e desiderano sfidarsi su questo terreno. I siti, entrambi gratuiti, hanno formalizzato il processo delle scommesse tra soggetti che fanno la dieta, creando un forum sul quale rilevare il peso e stabilire degli incentivi specifici, sebbene nessuno dei due siti si occupi dell’aspetto monetario della scommessa. “Scommettere rende agli uomini più accettabile il fatto di dover perdere peso”, conclude il professor Geoffrey Greif, della School of Social Work dell’Università del Maryland e autore di “Buddy System: Understanding Male Friendships”.

Copyright New York Times/ La Repubblica (traduzione di Antonella Cesarini)

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