L’ 8 marzo guida anti-bufale (sulla gravidanza) distribuita nelle piazze

Lavande vaginali a base di coca-cola, e poi rapporti sessuali rigorosamente in piedi o in acqua e preferibilmente di durata brevissima. A pensare che questi possano essere metodi anticoncezionali efficaci, e a farvi ricorso assieme ad altri rimedi fai-da-te, sarebbe ben il 30% degli adolescenti. Giovanissimi, disinformati e spesso totalmente a digiuno di educazione sessuale. È questo quadro tracciato dai ginecologi italiani che, in occasione del Congresso europeo di ginecologia e ostetricia in corso a Lisbona, hanno messo in guardia: «La disinformazione in materia di sesso e contraccezione tra gli under-19 è un dato estremamente allarmante. Il rischio concreto – avvertono – è quello di un aumento di gravidanze indesiderate e del ricorso all’aborto proprio tra le giovani». Basta fare un’incursione nei blog per giovanissimi, operazione effettuata dalla Sigo, per rendersene conto: i luoghi comuni dilagano, come pure le informazioni-bufala. Qualche esempio? Ci sono ancora adolescenti convinte, rilevano gli esperti, di poter rimanere incinta con un bacio, ed altre che pensano invece che la «prima volta» non si possa essere fecondate, così come se non si raggiunge l’orgasmo. Inoltre, quasi un adolescente su tre afferma di sfidare la sorte, non utilizzando alcuna precauzione, il 20% ricorre al coito interrotto e vanno per la maggiore metodi supposti anticoncezionali del tutto privi di fondamenti scientifici. Disinformazione e ignoranza aumentano enormemente il rischio del ricorso all’aborto come soluzione a gravidanze indesiderate tra le adolescenti.
I risultati delle indagini Sigo non sono rassicuranti: «Solo lo 0,3% delle under19 ha una buona educazione sessuale, il 26,5% sufficiente e ben il 72,9% scarsa». La ragione, spiega, è che «spesso manca un’educazione di base da parte delle famiglie. Inoltre, le ragazze tendono a contestare, quando ci sono, le informazioni da parte dei genitori, preferendo l’auto-informazione o le notizie dai propri pari che, però, spesso risultano infondate o legate alle mode del momento».
In campo ci sono anche altre iniziative, come quella del vademecum anti-bufale Sesso senza sorprese – tutto quello che (non) devi sapere per non rimanere incinta realizzato dalla Sigo, sarà distribuito nelle piazze delle principali città per la Festa della donna, l’8 marzo, e poi diffuso in università, discoteche e durante i concerti. L’Italia si conferma agli ultimi posti in Ue per utilizzo di metodi contraccettivi, tanto che 8 donne su 100 affermano di non avervi mai fatto ricorso, mentre in Europa la pillola si conferma, per 1 donna su 3, il metodo più usato. Per le italiane, invece, freno al suo uso è la paura di ingrassare, ma «oggi – avvertono gli esperti – tale rischio è ridottissimo grazie ai progestinici di nuova generazione come il drospirenone».

NdS non posso che confermare: rare sono le adolescenti (e le mamme) che appaiono esser ben informate sul ciclo mestruale e sulle modalità della gravidanza (per fare un esempio m’è capitato di fare un’ecografia ad una giovane donna che, ancor prima di essere in ritardo, voleva sapere se era incinta).

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