AgeNaS e l’ospedale peggiore d’Italia

i migliori e peggiori ospedali d’Italia (secondo Repubblica)

che sarebbe a Napoli: secondo una elaborazione – da parte di Repubblica – dei dati forniti da Age.Na.S. . . . .
Ma i dati possono esser interpretati: per interpretarli bene, bisogna sapere di cosa si sta parlando . . .
Quindi, prima di trarre conclusioni affrettate merita leggere attentamente  il commento del 3/10/2013  a questo articolo e mandare a memoria quel che ha da dire – perfettamente condivisibile – il Direttore del DAI di Cardiologia, Cardiochirurgia ed Emergenze cardiovascolari dell’università Federico II di Napoli, Prof Bruno Trimarco.
E’ evidente (a me, spero lo sia anche per voi) che se un’ospedale, gravato da alta mortalità, è anche quello in cui arrivano i casi più seri/gravi/disperati che gli altri ospedali (il cui tasso di mortalità risulta più basso, perchè ha regalato i pazienti più complessi ad altri) il dato grezzo va interpretato, ovvero aggiustato . . .
Altrimenti, si generano mostri e si continua ad incrementare il senso di incertezza da parte degli utenti e si continuerà ad incrementare una medicina deviata, difensiva, che finirà per fare gran male a tutti . . .

Nota bene:  Agenas disconosce la paternità della classifica (di Repubblica – NdS), ottenuta con indicatori non aggregabili tra di loro, in quanto valutano ambiti differenti, con peso diverso, sia in termini numerici, sia di impatto in termini di salute.

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