voci di corridoio

faccio uscire una paziente e la seguo anch’io nel corridoio (sono in anticipo sull’orario e in stanza, nonostante sia il 10 ottobre, fa caldo per cui esco a prendere un pò d’aria) e non posso non sentire che, nonostante la ramanzina appena terminata (viene a visita per pancia gonfia/aumento di peso, è ingrassata di qualche chilo negli ultimi tempi, ha confessato di aver mangiato troppo) esclama ora si va a far colazione !
E ti vien da pensare: quanto fiato sprecato . . . .

Andando verso l’uscita sento un paziente, in attesa per un’altro collega, che chiacchiera con un altro paziente (abbastanza alterato, per la verità) e si lamenta perchè il collega se n’è uscito invece di farlo entrare immediatamente: è mancato un paziente, il suo appuntamento è tra mezz’ora ma vuole entrare subito !
E mi chiedo: se sono in anticipo sulla tabella di marcia potrò approfittarne per prendere un pò d’aria, rilassarmi un attimo prima di riprendere a lavorare più tranquillamente o magari approfittarne per svolgere una faccenda personale o sono obbligato a farti entrare prima dell’orario per cui avevi l’appuntamento ?

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