una bella signora

mi colpisce una paziente che attende in sala; la noto perchè – età sui 50 anni – è molto ben vestita, colori squillanti, particolarmente curata nell’aspetto.
Quando arriva il suo turno la faccio entrare, iniziamo a parlare del motivo della visita e scopro che si tratta di un classico, in genere banale problema: dolore addominale, localizzato, non molto intenso, persistente da qualche settimana che peraltro si sta attenuando.
Viene fuori anche, casualmente, che sta vivendo – inapparente, per quanto si possa dire nel tempo a disposizione di una visita – un momento di particolare tensione perchè le è morto il marito da circa un mese!
Non vi nascondo la mia sorpresa: avevo da poco mandato via una paziente (72 anni) che stava quasi per piangere quando m’ha detto è morto mio marito (da quasi un anno) e mi trovo subito dopo quest’altra paziente molto seria ma perfettamente tranquilla, che non lascia trasparire emozione; ne parla come se avesse ricevuto, inaspettatamente, una contravvenzione.
Pressochè infinita la tipologia delle persone umane . . . .

4 commenti su “una bella signora

  1. Non tutti esternano le loro emozioni nello stesso modo, e anche la reazione ad una situazione dolorosa cambia da persona a persona.

    A votle chi all’esterno sembra più tranquillo e sereno è più martoriato dentro.

  2. sul serio
    la mia sensazione è che fosse una specie di bomba, supercontrollatissima, incredibilmente inespressiva; come se l’evento fosse accaduto a qualcun altro, non a lei . . .

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