nel mio lavoro quotidiano mi capita di frequente di dover perder tempo a decifrare le richieste scritte a mano da altri colleghi; un annoso problema che non si riesce a risolvere.
Sia ben chiaro, non pretendo di inviare obbligatoriamente i colleghi medici al corso di calligrafia; mi basterebbe che tutti sperimentassero le delizie della digitalizzazione dell’archivio sanitario.
Amarcord (ero ancora studente universitario) i combattimenti di mio padre con il computer appena acquistato, il tempo (tanto) necessario per convertire l’archivio cartaceo in dati digitali, la grande soddisfazione dell’ex medico condotto (laureatosi nel 1953) che finalmente poteva stampare le ricette in formato digitale premendo un semplice tasto (e risparmiando un mucchio di tempo) ….
Stamattina mentre facevo colazione prima di andare al lavoro sono incappato in un mobile blog: l’inviato della BBC Darren Waters è a San Francisco alla Game Developers Conference ed elabora gli articoli grazie al suo palmacellulare (che modello avrà? non si sa) pubblicandoli in tempo reale sul sito web.
Quanto dovremo aspettare perchè i politici si sveglino ed inizino a correre come il mondo delle tecnologie sta già facendo da tempo ?
che fine ha fatto il “non infrequentemente”?
ci si deve preoccupare??? 😀
anche il paziente vorrebbe decifrare le richieste del medico dato che non sempre sa quello che gli ha prescritto (a parte la sottoscritta che riesce a decifrare anche leggendo dalla parte opposta)
…che dire…un ritorno a un corso di calligrafia?
parola di docente
vedo la stoffa del farmacista 😉
siamo sicuri che non ti meriterebbe smetter di docere ed iniziare, in camice bianco, a decifrar oscuri simboli su ricette mediche ?
sai ‘cchettumai dato un’idea x niente male!?
oh iess
t’organizzo un bel corsettino e-learning in quattreqquattrotto tu mi diventi farmacista
😉
magari, mi ci vedo proprio nel ruolo di farmacista “fiscale” eppoi si cambierebbe un po’…:)
ahia
fiscale ?
Sento di già che fa male