PRECARIATO – parte terza

ieri ho ricevuto una telefonata che mi annunciava il rinnovo del contratto però però (c’è spesso un però) il contratto in essere scade il 31 gennaio e quello nuovo partirà dal 1 marzo.
Quindi si sono inventati che l’Azienda verrà incontro all’Università con un provvedimento tampone per coprire il mese di febbraio e garantire la continuità della nostra presenza (i turni per le reperibilità ed il lavoro per i mesi a venire sono già ovviamente pianificati).
Per cui mi faccio dire a chi devo chiedere i dettagli di questo cerotto che metteremo al contratto e provo a telefonare: riesco a parlare con una persona dell’ufficio preposto che con grande scortesia mi fa capire che avrei fatto meglio a non telefonare, che LORO stanno lavorando per me e dovrei star zitto e tranquillo chè LORO provvederanno a tutto.
Decido di lasciar perdere – anche perchè sto lavorando e non voglio innervosirmi troppo – ma ci resto male, veramente male ….
Pensare che lavoro oramai da più di 6 anni per quel posto e che qualcuno si consenta un tale atteggiamento di scortesia a fronte di una richiesta pù che lecita (mi scade il contratto, in che forma pensate di rinnovarlo, quanto mi pagate) in relazione alla scadenza nota ovviamente da mesi e gestita ovviamente con il criterio dell’urgenza (che non c’è, bastava pianificare per tempo).

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