IN TOSCANA PARTONO LA SANITY CARD E IL TUTOR

carta sanitaria

Le innovazioni principali del nuovo piano sanitario 2008 / 2010 approvato dal Consiglio regionale della Toscana che mette a disposizione quasi 700 milioni di euro per gli investimenti prevedono una carta sanitaria con tutti i dati clinici del paziente, un tutor per seguire il ricoverato nel rientro a casa, una maggiore attenzione ai malati cronici; il Cup unico di area vasta e tre centrali per il 118, con l’obiettivo di arrivare a una; la riorganizzazione dell’ospedale per intensita’ di cura; l’attenzione alla medicina alternativa e al risparmio energetico. La sanity card conterra’ la storia sanitaria completa del paziente, dalle cure alle radiografie, e consentira’ un risparmio fino a 110 milioni, evitando anche esami ripetuti piu’ volte. Nel piano si prevede poi un’attenzione particolare ai malati cronici, che in Toscana sono circa un milione e rappresentano quasi un terzo della popolazione, i 4/5 delle prestazioni sanitarie e i 2/3 dei ricoveri. Tra questi, la maggioranza (750 mila) sono ipertesi, e 150 mila sono affetti da diabete. Il Cup unico, invece, dovrebbe semplificare il sistema delle prenotazioni delle visite contribuendo a diminuire costi e liste di attesa. Le centrali del 118 diventeranno tre, inizialmente, con l’obiettivo finale di arrivare a una sola. Le centrali potranno contare inoltre su medici che forniranno a chi chiama informazioni su patologie o farmaci. Nasce poi la figura dei tutor, che seguono il cittadino non solo durante il ricovero ma anche dopo, nel ritorno a casa.

NdS: chi sarà il tutor ? Un medico ? Chi lo paga e con quali soldi, per il lavoro che dovrà fare ? Il medico di Medicina Generale avrà da dire qualcosa sull’operato di questo collega che rischia di invadere la sua sfera di pertinenza ? A qualcuno sarà per caso venuto in mente che il tutor è il medico che dovrebbe riposare e viene invece messo a fare qualche straordinario poco o nulla pagato ?
Chi vivrà vedrà, sono curioso di leggere i dettagli . . . .

5 commenti su “IN TOSCANA PARTONO LA SANITY CARD E IL TUTOR

  1. Beh, circa trent’anni fa il tesserino fiscale avrebbe dovuto assolvere a funzioni pressocché analoghe. Speriamo bene. E speriamo anche che il tutor non sia un’altra invenzione con finalità di spartizioni politiche.

  2. Beh si in effetti la Sanity Card è partita e ce l’ho ma quando la mostro alla ASL o in farmacia fanno delle facce strane da far invidia a Buster Keaton…attendiamo sviluppi….

  3. il problema è che la tessera sanitaria dovrebbe esser la punta dell’iceberg, e l’iceberg sarebbe la enorme quantità di dati sanitari contenuti in sistemi diversi che, ad oggi, non si parlano tra loro.
    Convertire tutti gli operatori di tutto il territorio della Regione Toscana è un’opera complessa e mi non mi sembra che, nei tempi indicati, sia possibile completare l’opera . . .

  4. Ma il problema è nazionale, mi pare, non solo della Regione Toscana. Per ora, l’unica cosa alla quale serve la Sanity Card, almeno in Campania, è facilitare ai farmacisti la trascrizione del codice fiscale quando rilasciano lo scontrino parlante. A proposito, ma perché bisogna ancora richiederlo?

  5. il problema è ampio: sanity card vuol dire omogeneizzare tutti gli operatori che devono accedere ad un unico database comune, una enorme operazione di distribuzione di software ed hardware, firma digitale per tutti gli operatori (per il problema del non ripudio).
    Quindi un’operazione non da poco in una situazione in cui, nella maggior parte degli ospedali, il reparto del I piano non ha accesso al database della radiologia al piano di sotto; figuriamoci il medico della mutua che visiona il referto di dimissione del suo paziente ricoverato presso un (qualunque) ospedale.
    Mi pare strano ci si possa riuscire in un paio di anni . . . .

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