giusto orario e diritto al riposo

Cgil in trasferta a Strasburgo per rivendicare il diritto alle giuste condizioni lavorative dei medici. Il sindacato, insieme alle organizzazioni aderenti alla confederazione europea dei sindacati, oggi ha manifestato davanti alla sede del Parlamento europeo, “per il giusto orario di lavoro, per il diritto al riposo e per contrastare i recenti attacchi ai diritti dei lavoratori da parte di alcuni governi nazionali, fra i quali quello italiano”. Obiettivo della protesta è infatti quello di chiedere all’assemblea plenaria del Parlamento europeo, che domani voterà la revisione definitiva della direttiva europea sull’orario di lavoro, l’approvazione degli emendamenti adottati dalla commissione Impiego e Affari Sociali. “In particolare – sottolinea in una nota Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil medici – abbiamo ribadito che il servizio di guardia va sempre considerato integralmente come orario di lavoro, superando il distorto concetto di tempi attivi e tempi inattivi promosso in sede europea da Francia e Italia.Va abrogata la possibilità di deroga rispetto alla soglia settimanale di 48 ore, previa negoziazione individuale, fino a 60-65 ore lavorative”. E ancora, “il periodo minimo giornaliero di riposo deve essere di 11 ore consecutive ogni 24 – aggiunge Cozza – e le categorie di dirigenti non soggette alle tutele della direttiva sui riposi devono riferirsi ai direttori generali o ad alti dirigenti direttamente subordinati quali i direttori di dipartimento, escludendo tutte le altre figure dei dirigenti medici e veterinari”.

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