DIME (Dense Inert Metal Explosive)

Ho appena finito di leggere una breve storia a fumetti di Chappatte, pubblicata sull’ultimo numero di Internazionale: un drammatico reportage del suo recente viaggio nella striscia di Gaza al seguito di una rappresentanza parlamentare svizzera che mi fa scoprire l’esistenza di una nuova arma che secondo Defence Tech e wikipedia viene chiamata DIME che significa Dense Inert Metal Explosive.
Si tratta di un involucro di carbonio che al momento dell’esplosione si frantuma in piccole schegge e nello stesso momento fa esplodere una carica che spara una lama di polvere di tungsteno caricata di energia che brucia e distrugge con un’angolatura molto precisa quello che incontra nell’arco di quattro metri provocando ferite invisibili che hanno messo a dura prova i chirurghi impegnati a soccorrere la popolazione civile colpita dal raid Israeliano nella striscia di Gaza.
Senza parlare dell’uso degli ordigni al fosforo bianco . . .

E mi chiedo: da un lato io sono chiamato a pronunciarmi riguardo al problema di tizio che ha avuto un dolorino (durato pochi secondi, scomparso spontaneamente – accade, frequentemente, che l’esame che effettuo sia motivato da qualcosa del genere) e dall’altro leggo di devastazione e mutilazione ed assassinio volontariamente perpetrato con mezzi sempre più sofisticati: detto così, senza voler trarre alcuna conclusione su chi ha torto e chi ha ragione; mi appare evidente, però, che c’è chi nasce molto fortunato e chi molto meno . . . .

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