come (rapidamente) cambia il mondo

e mi riferisco al mondo che mi circonda, alla limitata porzione di mondo in cui vivo; da tempo andavo notando che un discreto numero di pazienti dei miei ambulatori sono stranieri (non amo il termine extracomunitario con la sottile caratterizzazione razzista per cui il messicano è extracomunitario ma il giapponese o l’americano o lo svizzero no) il che significa che tante persone nate e cresciute fuori dall’Europa sono strutturalmente inserite nella società al punto da aver diritto – come me e come uno nato e cresciuto a Firenze – all’assistenza sanitaria (pagando il ticket o meno, in relazione al reddito dichiarato).
Mi vien da pensare che, se esercitassi la professione al paese dove sono nato probabilmente vedrei meno stranieri; da bambino/ragazzo fece scalpore un mio parente che si dotò di badante (quando questo termine non era ancora di uso comune) polacco a cui peraltro si affezionò come se fosse un figlio ora se vai al bar vedi tanti stranieri dell’est europa, sono presenze normali . . .
E a Firenze addirittura ci sono i vigilantes senegalesi contro i falsari di moda !

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