turno di riposo di almeno 11 ore

per gli anestesisti che chiedono di poter svolgere la loro professione con la massima efficienza, ovviamente allo scopo di garantire la sicurezza dei pazienti.
“Dopo una notte di lavoro in rianimazione o in una situazione di urgenza, per lo Stato basta prendere un caffè per affrontare un nuovo turno di lavoro. I cittadini lo devono sapere. Devono sapere che noi anestesisti rianimatori ci preoccupiamo della sicurezza dei pazienti”, ha dichiarato Vincenzo Carpino, presidente dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani. Per questo motivo l’Aaroi ha deciso di informare i cittadini e anche i medici sui motivi per cui l’Aaroi e la Cgil medici non hanno firmato l’ipotesi di accordo contrattuale per l’area della dirigenza medica. Questa ipotesi di accordo prevede che dopo un turno di notte il medico possa fruire di un riposo la cui durata sara’ definita nel corso della contrattazione decentrata aziendale. L’Aaroi, per informare i medici e i cittadini ha adottato il metodo del manifesto affisso all’ingresso di tutti gli ospedali italiani.

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