See & Treat ovvero “Vedi e tratta”

sono sei gli ospedali toscani prescelti: Santa Maria Annunziata di Firenze (Ponte a Niccheri), Misericordia e Dolce di Prato, Misericordia di Grosseto, Valdelsa a Campostaggia, Felice Lotti di Pontedera, ospedale di Livorno.

In  questi presidi ospedalieri parte la sperimentazione See & Treat ovvero “Vedi e tratta” che vedrà  infermieri esperti, che hanno seguito un corso di formazione regionale di 180 ore per la certificazione delle competenze, affiancati per i 6 mesi di sperimentazione da un medico tutor a gestire direttamente una serie di problematiche minori, definite e approvate dal Consiglio Sanitario Regionale: per esempio, piccole ferite e abrasioni, contusioni minori, ustioni solari, punture di insetti, rinite, congiuntivite, ecc.
continua sul sito della Regione Toscana

a seguire l’esperienza diretta di un medico (da un forum on line, doctornews) e del suo figliolo, maltriagiato al DEA del Policlinico Umberto I di Roma
Cari colleghi voglio riportare l’esperienza del triage del Policlinico Umberto I di Roma vissuta da mio figlio,studente universitario fuori sede. Nicola, 20 anni, viene portato al pronto soccorso del Policlinico per una crisi respiratoria acuta e dolore toracico inprovvisa ed in pieno benessere. Viene visto dall’infermiere di turno che lo classifica codice bianco (attacco di panico) e spedito in sala d’attesa. Dopo tre ore di viaggio arrivo al P.s. del Policlinico e visitando mio figlio, che era ancora in attesa di essere visitato da un “medico”, gli diagnostico uno PNEUMOTORACE!!!! Per fortuna che lo pneumotorace non era iperteso…. In seguito alle mie rimostranze gli viene praticata una rx torace che conferma la diagnosi. Quindi viene operato d’urgenza…. Lascio a voi ogni considerazione in merito.

NdS meditate, gente, meditate . . .

3 commenti su “See & Treat ovvero “Vedi e tratta”

  1. sono un infermiere e lavoro in pediatria da 9 anni e ad ottobre 2011 completo il master per le funzioni di coordinamento e come argomento di tesi tratto proprio l’argomento “see and treat” e vi ciedo gentilmente se avete materiale bibliografico da consigliarmi grazie. lavoro in ped. a rimini tel 0541/705034 mio cell 339/7975238.grazie

  2. Mi spiace per suo figlio…per fotuna la categoria degli infermieri è fatta anche di gente che studia, si aggiorna e lavora con professionalità…le ricordo che molte volte in PS ci sono medici che di medicina d’urgenza non ne capiscono molto….anzi….e le ricordo che molte volte la vostra superbia di classe vi rende cechi dinanzi al torto delle decisioni e delle valutazioni…ricordiamoci che si muore anche per colpa dei medici…ed è quello che è successo a mia zia. Rottura di aneurisma confusa con virus intestinale dal medico del 118 !!!
    Ma d’altronde l’esperienza di un infermiere che lavora da 10 anni in terapia intensiva non conta nulla al cospetto del “medico”.
    Impariamo a collaborare ed a rispettarci…forse i pazienti ne guadagnerebbero in salute!!!
    Riflettete…..riflettete…riflettete…..

  3. caro Mario
    mi sa che la categoria degli infermieri è fatta di studiosi in pari misura a quella dei medici . . .
    la sterile polemica tra infermieri che insegnano ai medici come si fa diagnosi o si deve curare il paziente non m’interessa
    grazie comunque per l’intervento e mi raccomando: il rispetto sia reciproco, dei medici verso la professionalità degli infermieri e degli infermieri verso quella dei medici . . .

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