obesità ed eccessiva magrezza = 10 sigarette al giorno

Uno studio svedese del Karolinska Institute ha dimostrato che i chili di troppo nuociono gravemente alla salute, aumentando il rischio di morte prematura esattamente come fanno 10 o piu’ sigarette al giorno. Tuttavia anche se si è troppo magri i rischi per la salute sono incrementati, ugualmente.
Lo studio, pubblicato su British Medical Journal, ha esaminato 45.920 uomini nati tra il ’49 e il ’51, monitorando i dati relativi al loro peso sui registri del servizio militare, ovvero negli anni in cui erano poco piu’ che maggiorenni. Da qui, analizzando le circa 3000 morti che erano state registrate nel campione col trascorrere degli anni, hanno potuto tirare le somme e giungere alla conclusione che essere sovrappeso da giovani o fumare 10 o piu’ sigarette giorno aumenta del 30% i rischi per la salute. Il dato che forse impressiona di piu’ e’ che il non fumatore grasso corre esattamente gli stessi rischi del fumatore sovrappeso. Coloro invece che hanno un indice di massa corporea (Body mass index BMI) inferiore a 18,5 non hanno mostrato un aumento del rischio di morte precoce, indipendentemente dal fatto che fossero fumatori o meno.
Chi ha un Bmi pari o inferiore a 17 corre gli stessi rischi di chi ha chili di troppo.
Ian Campbell, a capo della Weight Concern, definisce i risultati dello studio “estremamente interessanti”. “Quando un paziente fumatore e in sovrappeso ci chiede consiglio – fa notare – noi lo invitiamo sempre, come prima cosa, a dire addio alle sigarette, considerandole piu’ dannose. Questo studio ci suggerisce altro”. Intanto in Inghilterra, alla luce dei risultati della ricerca svedese, Betty McBride della British Heart Foundation ha chiesto al Governo di impegnarsi nella lotta ai chili di troppo con la stessa risolutezza con cui l’Esecutivo ha intrapreso la guerra alle sigarette. “Il numero dei giovani in sovrappeso e obesi e’ in aumento – sottolinea McBride – Senza affrontare questo problema ora, la prossima generazione potrebbe crescere con molti piu’ problemi di salute rispetto ai loro genitori”.

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