Mal di Moto

Sono uno scooterista – nel senso che pincidente motoer gli spostamenti, a meno di tempo inclemente – tendo a preferire lo scooter, per motivi di rapidità di spostamento, facilità di parcheggio e non ultimo economia (ecologia? Di certo consumo molta meno benzina di quanta ne consumerei muovendomi in auto).
Oggi ho visitato una giovane paziente, sui 40 anni con la quale si chiacchierava e si concordava pienamente che 30 anni fa sarebbe morta: è viva grazie ai grandi recenti avanzamenti della terapia intensiva che le hanno consentito di sopravvivere ad un drammatico incidente stradale con politrauma e numerose, gravi complicanze nei mesi seguenti.
Per cui di sicuro grazie alla scienza che avanza, al tempo stesso mi viene da riflettere su quanto di questo lavoro ci sarebbe (a noi medici) risparmiato se si rispettasse rigorosamente il codice della strada.

a seguire una riflessione ed alcuni numeri sulla sicurezza stradale, in sintesi, dal BlogMotori di repubblica.it

E non dobbiamo mai dimenticare che un motociclista in più sulla strada è un’auto in meno sul percorso e in un parcheggio. In Europa, ultimi dati disponibili ETSC, mediamente per ogni chilometro percorso il rischio per un motociclista di rimanere coinvolto in un incidente stradale è di ben 18 volte superiore che per il conducente di una autovettura. Le singole variazioni nel rapporto motociclista/automobilista a livello nazionale sono ancora più impressionanti: da 6 volte in Norvegia (la più sicura per i motociclisti) a 50 volte per la Slovenia (la più pericolosa). L’Italia come si colloca? Non lo sappiamo. Nell’analisi dell’ETSC i dati relativi al nostro Paese mancano. Quando parliamo di incidenti sui veicoli a due ruote, dobbiamo partire da un dato impressionante, nel periodo1995/2005, in Italia, hanno perso la vita in moto 14.984 persone, mentre 882.179 hanno riportato ferite, molte delle quali altamente invalidanti.
Il parco moto e ciclomotori corrisponde a circa il 19% del parco totale dei mezzi, ma va sottolineato che i veicoli a due ruote coprono in Europa appena il 2 – 2,5% della mobilità totale (auto, camion, pullman), in Italia raggiungiamo il 3,5 – 4% per il clima più favorevole che caratterizza il nostro Paese. Secondo i dati complessivi Istat degli incidenti del 2005 i veicoli motorizzati a due ruote sono stati coinvolti nel 26% degli incidenti mortali. Assistiamo ad una preoccupante tendenza alla crescita di questa fascia della sinistrosità che, lo abbiamo visto ne fine settimana tocca quota 40% e d’estate arriva al 60%.
Dobbiamo considerare come un dato drammatico ed inaccettabile quello di circa 1.400 vittime l’anno, al quale dobbiamo poi aggiungere oltre 90.000 feriti, molti dei quali hanno riportato lesioni permanenti e non torneranno più a camminare con le loro gambe.

Ogni giorno in Italia si registrano 598 incidenti stradali, 13 morti, 849 feriti.
Nel mondo gli incidenti stradali sono responsabili di 1,2 milioni di morti e 50 milioni di feriti ogni anno.
Gli incidenti della strada sono la prima causa di morte tra i 5 e i 29 anni


Di sicurezza stradale ho già parlato in questi articoli; ne parla anche Gaddo in questo articolo sul suo blog.

1 commento su “Mal di Moto

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