La Pecora nera

L’Elogio funebre del manicomio elettrico è la raccolta memorie di chi ha conosciuto il manicomio, un po’ come facevano i geografi del passato che chiedevano ai marinai di raccontargli com’era fatta un’isola, chiedevano a un commerciante di spezie o di tappeti com’era una strada verso l’Oriente o attraverso l’Africa. Dai racconti che ascoltavano cercavano di disegnare delle carte geografiche. Ne venivano fuori carte che spesso erano inesatte, ma erano anche piene dello sguardo di chi i luoghi li aveva conosciuti attraversandoli.
Così io (Ascanio Celestini NdS il cui spettacolo teatrale ho visto venerdì scorso al teatro Puccini) ascolto le storie di chi ha viaggiato attraverso il manicomio non per costruire una storia oggettiva, ma per restituire la freschezza del racconto e l’imprecisione dello sguardo soggettivo, la meraviglia dell’immaginazione e la concretezza delle paure che accompagnano un viaggio.

Un bellissimo spettacolo (solo due repliche, tutto esaurito) tutto incentrato, con leggerezza (e qui siamo al capolavoro) sul tema della malattia mentale/manicomi/elettroshock. Non ho molto da dire, chè esperto non sono, sull’elettroshock: una terapia da molti anni in disuso ma che, contrariamente a quanto si immagina, continua ad avere un ruolo nel trattamento dei disturbi psichici ……

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