influenza o febbre suina A (virus H1N1): la carne di maiale non è pericolosa

Secondo la Societa’ italiana di igiene, medicina preventiva e sanita’ pubblica (Siti) gli italiani non corrono rischi di essere contagiati dall’influenza o febbre suina attraverso alimenti a base di carne di maiale.
Le notizie provenienti dalle autorita’ sanitarie internazionali rivelano la diffusione di un’epidemia simile alla nota influenza stagionale con trasmissione per via aerea e non particolarmente aggressiva. A ciò si aggiunge che le morti sono avvenute in un Paese come il Messico, di livello igienico-sanitario e assistenziale molto piu’ carente rispetto ai paesi industrializzati.
Secondo la Siti il sistema di allerta e le strutture di prevenzione e cura del nostro Paese sono in grado di far fronte efficacemente a questo problema sanitario come avvenuto in passato per altri casi simili. Gli igienisti hanno ricordato inoltre che la malattia si trasmette con contatti diretti quali tosse, starnuti, baci e che le misure di prevenzione piu’ semplici da attuare sono attuabili con il lavaggio delle mani, con l’evitare contatti stretti, con il vivere in ambienti di vita salubri e con l’evitare luoghi sovraffollati.
Nel frattempo il Ministero della Salute ha attivato, a partire da questa mattina, il numero di pubblica utilita’ 1500 a cui i cittadini viaggiatori si potranno rivolgere per ricevere informazioni sull’influenza ‘suina’. Al numero 1500, che sara’ attivo tutti i giorni dalle ore 8,00 alle ore 20,00, risponderanno medici ed esperti del Ministero appositamente formati. Sono anche stati allertati gli Assessorati alla Sanita’ delle Regioni e delle Province autonome e gli Uffici di Sanita’ Marittima e Frontaliera (USMAF), ai quali sono stati inviati dei volantini contenenti consigli per i viaggiatori in partenza o in arrivo dalle zone a rischio.
Presso il Ministero sono stoccate inoltre quaranta milioni di dosi di farmaci antivirali. Piu’ precisamente sono disponibili circa dieci milioni di dosi di farmaco Zanamivir (Relenza) e 60mila dosi di farmaco Oseltamivir (Tamiflu) pronte per l’assunzione. Sono inoltre disponibili circa 30 milioni di dosi di Tamiflu sotto forma di polvere, per l’incapsulamento della quale e’ gia’ stato dato mandato all’Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze. Tale polvere, peraltro, puo’ essere assunta, in estrema emergenza, in soluzione liquida.

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