il “vizio” di non retribuire lavori creativi e intellettuali

giovani medici
giovani medici

direi che fare il medico è, a tutti gli effetti, una professione intellettuale, spesso creativa: quindi, contrariamente a quel che provano a farci fare (lavorare, dopo anni di studio ed altri anni di lavoro+studio, ovvero la specializzazione) senza compenso, direi che #coglioneNo (scusate, ho sempre bandito il turpiloquio dal mio blog, potrei farlo nello specifico solo censurando) dovrebbe diventare anche il nostro, dei medici, slogan.
Sto parlando della intellingente campagna di comunicazione/sensibilizzazione creata da ZERO per sbeffeggiare l’abitudine, ormai radicata, di collaborare con professionisti della comunicazione retribuendoli in visibilità.
Guardate uno dei video, dite la vostra se vi va!

Di cosa parlo?
sono già chiusi i termini di un singolare bando dell’Azienda Sanitaria USL 10 di Firenze: L’Azienda Sanitaria di Firenze cerca volontari, basta presentare regolare domanda, entro i termini, non oltre l’8 gennaio 2014, giorno di scadenza del bando (e quindi ne parlo oltre i termini).
Sia ben chiaro: bisogna pagarsi di tasca propria pure l’assicurazione per il rischio professionale!
Nel caso dei medici (offrono questa possibilità anche agli infermieri!) sono richiesti tutti i titoli di studio prescritti per l’esercizio della professione medica ospedaliera, specializzazione compresa: vien da pensare, quindi, che 6 anni di corso di laurea più altri 5 o 6 di corso di specializzazione siano solo propedeutici ad un’ulteriore “formazione sul campo”, virtuosamente depurata dalla pur scarsa retribuzione terminata con il conseguimento del diploma di specialista.
Cè la crisi, baby: dicono sia un’opportunità per chi sa afferrarla!
Io continuo a pensarla diversamente . .

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