Il placebo: alleato o inganno?

L’uso di un placebo nella pratica clinica è un tema controverso sotto il profilo etico. L’effetto placebo si riferisce a un esito clinico favorevole determinato da un trattamento privo di proprietà intrinseche o di meccanismi di azione potenzialmente efficaci su un determinato problema di salute. L’effetto placebo è per lo più spiegato come il risultato di una aspettativa favorevole, di una credenza o speranza da parte del paziente. Fino ad alcuni decenni fa la somministrazione di sostanze inerti per promuovere un effetto placebo o per soddisfare le aspettative dei pazienti era abbastanza comune nella pratica medica. Con lo sviluppo della medicina basata sulle prove di efficacia e l’enfasi posta sul consenso informato, l’utilizzo di un trattamento placebo è stato ampiamente criticato, paragonandolo a un inganno, a una violazione dell’autonomia di decisione del paziente. Tuttavia i difensori del trattamento con placebo sostengono che questo modo di procedere può rappresentare uno dei più efficaci interventi in numerose condizioni cliniche di cronicità. Da una recente ricerca effettuata su circa 1.200 reumatologi ed internisti appartenenti all’American Medical Association – pubblicata sul British Medical Journal – è emerso che circa il 50% dei medici intervistati era portato a prescrivere in taluni casi un trattamento con placebo, ritenendolo eticamente consentito. I farmaci più frequentemente prescritti con questa finalità sono risultati i preparati a base di vitamine e gli analgesici, ma venivano utilizzati anche sedativi e antibiotici. Solo in una minoranza di casi veniva esplicitata al paziente la finalità del trattamento con placebo: per lo più il trattamento veniva descritto come potenzialmente benefico anche se non ‘tipicamente’ utilizzato per la condizione clinica presente. I medici specialisti interpellati, per la peculiarità della disciplina di appartenenza, sono spesso coinvolti nella terapia di pazienti affetti da malattie croniche debilitanti, di difficile trattamento. Tuttavia, questo tipo di atteggiamento non pare essere del tutto trasparente ed è riconducibile a differenti motivazioni. Se e in quali circostanze sia appropriato prescrivere un trattamento placebo, rimane tuttora oggetto di un acceso dibattito sotto il profilo etico e operativo.
Tilburt JC et al. BMJ 2008

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono contrassegnati *

prenotazione