i lavoratori più stressati? Medici e infermieri

il 26% degli occupati nel settore della sanità lamenta forti rischi legati al proprio benessere mentale: lo rivela l’Ispesl, in occasione della XI Giornata nazionale di informazione sulla promozione della salute nei luoghi di lavoro. In generale «è il carico di lavoro eccessivo, indicato dal 14,5% degli occupati, la principale fonte di stress. Seguono le manifestazioni di prepotenza e discriminazione (avvertite da circa il 4,6% dei lavoratori) e le minacce o le violenza fisiche sul luogo di lavoro (circa l’1,6%)».
In pratica oltre un milione di lavoratori è «soggetto a fenomeni di discriminazione, mentre circa 381 mila si dichiarano esposti a minacce o violenze fisiche».«L’importanza della salute mentale e del benessere al lavoro è stata riconosciuta anche dall’Organizzazione mondiale della sanità (Osm)», sottolinea il direttore del Dipartimento di medicina del lavoro. «Al proposito, a livello europeo è stata presa un’iniziativa per contrastare le problematiche connesse al benessere, alla prevenzione, al trattamento, cura e riabilitazione dei problemi di salute mentale, concludendo due accordi volontari sullo stress correlato al lavoro (2004) e sulle molestie e la violenza nel luogo di lavoro (2007)».

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