festa delle donne: disponibile un kit di farmaci per donne

 NdS solo per l'8 marzo? -) Mal di testa, forti dolori mestruali, gonfiori alle gambe e problemi di insonnia rappresentano i piu’ classici disturbi femminili che in occasione dell’ 8 marzo (NdS solo in occasione dell’8 marzo?) possono essere trattati con una serie di farmaci di automedicazione, una sorta di kit di Venere da usare all’occorrenza, ma soprattutto consapevolmente. Il kit è stato presentato da Ornella Cappelli, presidente dell’Associazione italiana donne medico, che ha ricordato che il 10% delle donne e’ costretto a perdere almeno un giorno di studio o lavoro al mese a causa dei forti dolori mestruali. Inoltre, il 59% della popolazione femminile soffre di mal di testa, cosi’ come sei insonni su dieci sono donne. ‘Ogni donna, per esempio – spiega Cappelli – non deve farsi cogliere impreparata dal classico ‘inconveniente mensile’, quei crampi dolorosi al basso ventre (dismenorrea): dovrebbe portare con se’ degli antinfiammatori non steroidei (Fans) come l’acido acetilsalicilico, l’ibuprofene, il naprossene sodico o il ketoprofene, prodotti utili anche per trattare il mal di testa’. Ovviamente, spiega l’esperta sulla scorta del decalogo dell’Anifa (l’associazione delle industrie di automedicazione), l’uso dei farmaci da banco deve essere semplice e di breve durata, e questi medicinali vanno usati solo quando il medico ha escluso che il sintomo non sia alla base di una vera e propria malattia. ‘Il kit di Venere perfetto, inoltre – aggiunge Cappelli – dovrebbe contenere tonici a base di amminoacidi o stimolatori, per combattere l’affaticamento fisico e intellettuale, ma anche valeriana, melatonina o antistaminici per la cura dei disturbi del sonno. Se poi ci sono controindicazioni nell’ assumere i Fans, per contrastare la dismenorrea o il mal di testa, si puo’ ricorrere al paracetamolo’. L’automedicazione, conclude l’esperta, e’ un efficace modo per prendersi cura di se’, ma se il disturbo persiste o si ripresenta entro tempi brevi (24-48 ore) il consiglio e’ quello di rivolgersi al proprio medico.
Per informazioni: www.donnemedico.org

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