esagerato abbellimento ai tempi del precariato

oggi parlavo con una collega il cui contratto a tempo determinato non sarà rinnovato e trovo questa interessante sentenza che mi fa pensare ai rubinetti con fotocellula elettronica che ho trovato in giro in qualche ospedale (quanto costano? Spesa veramente necessaria?)

La Corte dei Conti ha ritenuto sussistere la responsabilità per colpa grave e l’obbligo di risarcimento in capo al Direttore Generale per i danni arrecati alla ASL conseguentemente all’acquisto di un gruppo marmoreo e per  l’organizzazione di convegno e catering inaugurali.  Secondo il giudice contabile la condotta ricostruita assume la connotazione di grave dispregio dei criteri di prudente allocazione delle risorse finanziarie, con una marcata trascuratezza e negligenza nel percepire il pregiudizio arrecato alla ASL, propria della “colpa grave”, richiesta dall’ordinamento per l’affermazione della responsabilità. Né le giustificazioni addotte dal Direttore Generale in merito alla coscienza di agire legittimamente e alla persuasione di giovare in via “palliativa” al benessere psico-fisico dei ricoverati sono apparse  idonee ad esonerarlo dalla responsabilità ascrittagli, atteso che resta prevalente la doverosità della percezione della trasmodanza delle scelte operate.   Ogni minimo criterio di prudenza e ragionevolezza doveva indurre gli amministratori a perseguire i dichiarati scopi di abbellimento con una spesa di gran lunga inferiore, poiché non v’era alcuna necessità di ricorrere ad artisti specializzati in pregiate e costose realizzazioni. La mancata considerazione dell’esigenza di contenere in termini ragionevoli la spesa è da ritenersi condotta antigiuridica. (Avv. Ennio Grassini – www.dirittosanitario.net)

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