aterosclerosi, carotidi, ecocolordoppler vascolare

Ho trovato, sull’informatore (Coop) una intervista, divulgativa e spero ben accessibile ai profani, su aterosclerosi ed il ruolo dell’ecocolordoppler vascolare per lo studio ed il monitoraggio di tale patologia: l’autrice è la prof Maria Boddi, responsabile del Laboratorio di ecografia vascolare dell’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi, Firenze.

ecocolordoppler carotidi TSA Sabino Berardino
ecocolordoppler carotidi

L’aterosclerosi è una malattia infiammatoria della parte più interna della parete delle arterie ma che può svilupparsi in un piccolo tratto di parete arteriosa e determinare il progressivo sollevarsi della parete verso l’interno del vaso, la cosiddetta placca, con riduzione del lume disponibile al passaggio di sangue.  Le carotidi sono il miglior indice per valutare la formazione della placca.  L’avvento dell’ecografia consente di ricostruire su schermo un’immagine in bianco e nero della struttura delle carotidi. Nei punti in cui il lume del vaso è ridotto (la stenosi come viene chiamata con termine tecnico), i globuli rossi fanno a pugni per passare e il movimento diventa tumultuoso in maniera proporzionale alla gravità della placca. Possiamo così vedere dall’esterno le carotidi (situate nelle regioni laterali del collo), controllando se all’interno vi sono delle placche e come scorre il sangue (se calmo o arruffato per la presenza di restringimenti). A partire dai 50 anni, dovremmo fare un esame ecografico delle carotidi con studio del flusso – ovvero l’ecocolordoppler vascolare – soprattutto se la nostra pressione è troppo alta, il colesterolo è in eccesso, siamo diabetici, siamo sovrappeso e fumiamo. Una storia familiare con episodi di infarto cardiaco o di ictus cerebrale è un motivo in più per controllare le carotidi stesse. Molte volte si descrive solo la presenza di ispessimenti della parete, che lasciano passare tranquillamente il sangue. In presenza di placche, sarà necessario eseguire una terapia più intensiva dei fattori descritti in precedenza che provocano l’aterosclerosi. Se le placche sono più spesse e i globuli rossi fanno a botte per passare nel restringimento, le cose diventano più serie, e sarà il medico a indicarci quando fare i controlli successivi e quali terapie si rendono necessarie, che nei casi più gravi possono anche essere chirurgiche.

Se devi fare una ecografia o un ecocolordoppler puoi prenotare allo Studio Medico Affrico in Viale Edmondo de Amicis, 83 Firenze (nei pressi dello stadio, zona Campo di Marte) – telefono 055 0981066

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