NOBEL PER LA MEDICINA 2008

Il Nobel per la Medicina 2008 e’ stato assegnato, sono stati premiati tre europei, tra i quali una donna.

Francoise Barre’-Sinoussi, premiata oggi insieme a Luc Montagnier per avere isolato il virus dell’Aids, e’ l’ottava donna a vincere il Nobel per la Medicina da quando il premio e’ stato istituito. L’ultima europea ad avere il riconoscimento, nel 1995, era stata la tedesca Christiane Nusslein-Volhard e prima di lei, nel 1986, l’italiana Rita Levi Montalcini. Zur Hausen, classe 1936, nato Gelsenkirchen-Buer in Germania, e’ professore emerito ed ex presidente e direttore scientifico del German Cancer Research Centre di Heidelberg. Montagnier, nato nel 1932 a Chabris in Francia, e’ professore emerito e direttore della World Foundation for Aids Research and Prevention di Parigi. Noto sostenitore degli effetti anti-aging della papaya fu protagonista di un’accesa disputa internazionale con il collega Robert Gallo. Montagnier ebbe la meglio e a consacrarne la vittoria arriva ora il massimo premio scientifico annunciato dal Karolinska Institutet svedese. La dotazione finanziaria del premio Nobel per la Medicina – 10 milioni di corone svedesi (oltre un milione di euro) – sara’ divisa a meta’ in base ai due virus la cui scoperta e’ stata ricompensata. Meta’, quindi, andra’ ai francesi Luc Montagnier e Francoise Barre’-Sinoussi, scopritori dell’Hiv, agente causale dell’Aids; l’altra meta’ al tedesco Harald zur Hausen, cui si deve l’identificazione del Papilloma Virus (Hpv), all’origine del cancro del collo dell’utero. Per quanto riguarda l’Hiv, ‘la scoperta e’ stata un prerequisito per l’effettiva comprensione della biologia della malattia e il suo trattamento antiretrovirale’, afferma il comitato Nobel nella motivazione del premio. Quanto all’altra scoperta, gli accademici del Karolinska Institute hanno premiato zur Hausen per essere ‘andato contro il dogma corrente’ stabilendo che il Papilloma Virus e’ all’origine del cancro della cervice uterina, il secondo tumore piu’ diffuso tra le donne. ‘La scoperta ha portato alla caratterizzazione della storia naturale dell’infezione da Hpv, alla comprensione del meccanismo della carcinogenesi Hpv-indotta ed allo sviluppo di vaccini profilattici contro il contagio da Hpv’, precisa la motivazione.

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