mascherine al tempo della pandemia da nuovo coronavirus SARS-CoV-2 Covid-19

(Photo by Christopher Furlong/Getty Images) mascherina

ho pensato di radunare un po’ di informazioni utili, in questo tempo di obbligo, diffuso, dell’utilizzo delle mascherine, anche al fine di ridurre spese e sprechi: essendo, praticamente, obbligatorio sempre anche all’aperto se non nei casi in cui, per le caratteristiche del luogo o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.
fonte: d.l. n. 125 entrato in vigore l’8 ottobre 2020 “Misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e per la continuità operativa del sistema di allerta COVID, nonché per l’attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020”.

Se cerchi informazioni sulla pandemia da coronavirus: ecco un elenco di siti affidabili.

Come si devono usare?
Bene, altrimenti si rischia di far anche peggio: troppe persone le toccano e non si igienizzano, immediatamente dopo averlo fatto.


Il sito ARS Toscana presenta un approfondimento, molto utile.

Siccome, in teoria, sarebbero dispositivi monouso (temo che, invece, ci sia molto riutilizzo improprio: ho sentito e letto di molti che lo fanno, più o meno creativamente) penso sia utile sapere che è pensabile un riciclaggio (se ben fatto) al netto della evidenza che sarebbe sempre bene utilizzarle come raccomandato. Quindi è utile sapere che a 70°C il virus non è più rilevabile già dopo 5 minuti (fonte Chin A.W. H., et al. Stability of SARS-CoV-2 in different environmental conditions The Lancet Microbe https://doi.org/10.1016/S2666-5247(20)30003-3 )

Pertanto condivido questi dati che possono tornar utili per un riutilizzo il più possibile sicuro delle mascherine: passaggio in forno a 70°C per 30 minuti o in alternativa 10 minuti di esposizione al vapore di acqua bollente sono molto meglio che disinfettarle con alcool o disinfettanti liquidi.

Aggiungo un aggiornamento, recente (ottobre 2020), sul dibattito sulle mascherine e sulle evidenze attuali, pubblicato su NATURE quindi più che attendibile.
Nature 586, 186-189 (2020) doi: https://doi.org/10.1038/d41586-020-02801-8

I dati di un recente studio [Am J of Infection Control 2021. Doi: 10.1016/j.ajic.2021.10.041
https://doi.org/10.1016/j.ajic.2021.10.041  ] indicano, inoltre, che
– la sovrapposizione di una mascherina in tessuto a tre strati su una mascherina chirurgica
– il fissaggio di una mascherina chirurgica con un tutore elastico
hanno fornito la migliore protezione contro gli aerosol respiratori.
Le mascherine chirurgiche senza modifiche hanno bloccato più del 56% degli aerosol emessi tramite la tosse e più del 42% degli aerosol emessi con il respiro, ma posizionando una mascherina di stoffa su una mascherina chirurgica si è bloccato più dell’85% degli aerosol dovuti alla tosse e del 91% degli aerosol dovuti al respiro.
L’aggiunta di un tutore elastico su una mascherina chirurgica ha bloccato più del 95% degli aerosol per la tosse e più del 99% degli aerosol da respirazione.
Anche l’uso di sistemi di allacciamento vicino all’orecchio, o l’annodamento e il rimbocco della mascherina, hanno aumentato le prestazioni rispetto alle mascherine mediche senza modifiche.

Fermo restando l’altro cardine delle re-azioni contro il nuovo coronavirus SARS-CoV-2 Covid-19: il distanziamento sociale.

Ulteriore aggiornamento sperimentale: Tutti i tipi di copertura per il viso riducono il volume espulso e la distanza di propagazione, ma la mascherina chirurgica monouso è stata la più efficace nel ridurre entrambe le variabili
Jonathan Reyes et al
Human Research Study of Particulate Propagation Distance from Human Respiratory Function
Journal of Infectious Diseases, Published: 12 January 2022
https://academic.oup.com/jid/advance-article/doi/10.1093/infdis/jiab609/6501312

Chiudo richiamando un articolo di qualche mese fa: cercate, sempre, informazioni su siti attendibili.

Sarò molto grato a chi vorrà segnalarmi aggiornamenti o eventuali precisazioni (e critiche, perché no) avendo elaborato questo articolo su fonti, varie, per quanto da me valutabile affidabili.

Aggiornamento (gennaio 2022), fonte the New York Times, su manutenzione e in particolare riutilizzo delle mascherine FFP2
https://www.nytimes.com/

Aggiornamento (12 gennaio 2022)
Mascherine chirurgiche e mascherine Ffp2, più efficaci queste ultime, forniscono un’eccellente protezione che riduce significativamente il rischio di infezione.
A condizione che la mascherina sia indossata correttamente, il rischio di infezione è trascurabile anche a distanze inferiori al metro, indipendentemente dalle condizioni ambientali e se la persona parla, tossisce o starnutisce.
Modelling the direct virus exposure risk associated with respiratory events
https://royalsocietypublishing.org/doi/10.1098/rsif.2021.0819

AGGIORNAMENTO (marzo 2023)
Covid-19, su uso delle mascherine in ospedale c’è disaccordo. C’è chi le considera ormai parte di sé e chi anche nei luoghi più affollati non le indossa. La mascherina è stato il simbolo della lotta alla pandemia Covid, ma ora che resta obbligatoria solo in ospedale e nelle Rsa, il suo utilizzo fa discutere.
continua su doctor33

Una recente metanalisi Cochrane era diventata la bandiera di chi uguaglia mascherina e museruola: la precisazione dell’editor in chief di Cochrane e la posizione di Enrico Bucci su il Foglio del 14 marzo 2023 in antitesi a chi degli studi legge solo una riga, per poi usarli a mò di clava seduto dietro una cattedra.

AGGIORNAMENTO (aprile 2023) in vista della fine dell’obbligo, nelle strutture sanitarie, di portare la mascherina che fu prorogato al 30 aprile 2023 da un’ordinanza ministeriale del 29 dicembre 2022.
il Prof. Marco Falcone, Segretario SIMIT afferma (estratto da quotidianosanità) che Oggi la situazione epidemiologica è diversa per numerose ragioni: vi è un’immunizzazione pressoché totale della popolazione tra vaccini e immunità naturale; la circolazione del virus rimane limitata; continuano a prevalere varianti che non provocano una malattia grave. Pertanto, non si ravvisa una necessità dell’uso obbligatorio di mascherine, che hanno un ruolo più limitato che in passato. Tuttavia, nei soggetti più fragili (immunodepressi, anziani) ancora adesso la mascherina è molto efficace per permettere una protezione di se stessi. Suggerisco quindi caldamente a chi abbia problemi di salute che provochino un maggior rischio infettivo di proteggersi con le mascherine indipendentemente dal Covid, perché la mascherina è uno strumento semplice, a basso costo e che garantisce il risultato. Mi aspetto – conclude – un allentamento delle misure, con la scomparsa dell’obbligo di mascherina, ma bisogna continuare a consigliarne l’uso ai soggetti fragili affinché si proteggano da complicazioni gravi che possono essere generate non solo dal Covid ma da ogni microrganismo infettivo (virus, batteri, funghi, ecc.)

AGGIORNAMENTO (agosto 2023) Le mascherine agiscono come barriere contro le particelle virali presenti nell’aria che vengono inalate e/o espirate attraverso il naso o la bocca. Le goccioline portatrici di virus (particelle più grandi e pesanti) o gli aerosol (particelle più piccole e leggere) catturati all’interno o all’esterno della maschera non possono più diffondersi attraverso l’aria. I materiali e le caratteristiche delle mascherine influiscono sulla dimensione delle particelle che vengono filtrate e sulla loro conseguente efficacia. Anche il modo in cui la maschera si adatta al viso di chi la indossa è fondamentale. Le maschere N95 (note anche come respiratori), se indossate correttamente, sono barriere altamente efficaci.

COVID-19: examining the effectiveness of non-pharmaceutical interventions – Executive summary Issued: August 2023 DES8417_2
ISBN: 978-1-78252-672-8
© The Royal Society


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