malasanità

Nove mesi di reclusione per un primario e una dottoressa, tra i quali era nata anche una relazione, per il reato di abuso d’ufficio legato ad irregolarità in concorsi banditi dall’azienda ospedaliera Careggi di Firenze. La sentenza è stata emessa oggi dalla seconda sezione penale collegiale del tribunale di Firenze a carico del direttore della divisione di neonatologia e terapia intensiva neonatale di Careggi, e della dottoressa, aiuto ospedaliero nello stesso reparto. L’ammontare del risarcimento danni all’azienda di Careggi sarà stabilito in sede civile. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Giuseppe Nicolosi, che aveva chiesto un anno di carcere, i due sono responsabili di abuso d’ufficio consumato e tentato per un concorso dell’azienda di Careggi del 2002 vinto dalla dottoressa e per un altro concorso indetto dall’università di Firenze nel 2004, poi bloccato proprio per un esposto-denuncia da cui la guardia di finanza avviò indagini.
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La Procura della Corte dei Conti chiede a Edoardo Austoni, ex primario di urologia del San Giuseppe accusato per tangenti chieste ai pazienti che volevano essere operati da lui, la somma di 316 mila euro. A giudizio della magistratura contabile la condotta tenuta da Austoni, oggetto di interesse da parte dei media, avrebbe arrecato un danno gravissimo alla Asl milanese e alla Regione ledendo la loro  immagine. L’urologo, ferito a colpi di pistola nel novembre del 2006, é al centro di una vicenda giudiziaria che lo ha portato, lo scorso marzo, davanti ai giudici della quarta sezione penale di Milano con le accuse di concussione e abuso d’ufficio per aver chiesto in diverse decine di casi, secondo gli inquirenti, denaro ai pazienti in cambio di interventi rapidi in regime di servizio sanitario pubblico.

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