la dipendenza da tabacco inizia dalla bocca

A dimostrarlo scientificamente e biologicamente arriva uno studio, pubblicato su Pnas, che ha scoperto per la prima volta la presenza dei recettori della nicotina nelle papille gustative. Una scoperta che puo’ aprire la strada a nuovi farmaci anti-fumo da applicare direttamente sulla lingua. Oltre ai recettori della nicotina presenti nel cervello, i ricercatori hanno scoperto infatti un altro ‘percorso’ o ‘strada’ che contribuisce all’assuefazione al fumo da sigaretta, e che attiva anche un’area cerebrale che una volta danneggiata, porta istantaneamente alla perdita dell’assuefazione. Partendo dall’ idea che il gusto sia importante per la dipendenza da tabacco, i ricercatori si sono concentrati sulla mancanza di una proteina nella bocca, la trpm5, implicata nel riconoscimento dei sapori amari, come la nicotina.

no smoking
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Infatti gli individui con un’estrema capacita’ di assaggiare e gustare l’amaro sono piu’ resistenti all’assuefazione da fumo, e che le lesioni all’insula (l’area del cervello dove risiede la corteccia del gusto) influiscono su questo processo. Quello che hanno scoperto i ricercatori e’ che la nicotina stimola due diversi sistemi nella bocca, uno legato alla proteina trpm5, usata anche per riconoscere le sostanze amare, e un altro apparentemente specifico per la nicotina e indipendente dalla trpm5, che attiva un modello neurale unico nella corteccia cerebrale del gusto. ‘I recettori nicotinici non sono necessariamente legati al gusto della nicotina perche’, oltre che a questa sostanza, fisiologicamente rispondono ad altri trasmettitori. Tuttavia, la possibilita’ di sviluppare nuovi farmaci anti-fumo non e’ remota, pero’ bisognerebbe capire se trpm5 e’ presente anche a livello del sistema nervoso centrale’, ha commentato Silvio Garattini, farmacologo dell’Istituto Mario
Negri. La vasta distribuzione dei recettori nicotinici nell’organismo e la molteplicita’ di funzioni che svolgono, comunque, costituirebbe un problema qualora si volesse limitare l’azione di eventuali farmaci alla riduzione dell’assuefazione da nicotina. ‘ ‘ In ogni caso, la tossicita’ legata alla sigaretta non cambierebbe, visto che gli effetti tossici, piu’ che alla nicotina sono legati alle sostanze cancerogene che si sviluppano dal fumo ‘, ha concluso Garattini.

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