influenza o febbre suina A (virus H1N1): fidarsi (di internet) è bene, ma non fidarsi è meglio

La febbre / influenza suina ha contagiato anche Internet: gli utenti statunitensi di Twitter si scambiano messaggini mettendo spesso in allarme e in circolo notizie infondate.
Negli Usa, «swine flu (influenza suina)» è la parola chiave più cercata dai lettori dei micropost, nonchè quella più citata tra chi scrive su Twitter. Attenzione dunque a ciò che si legge e a non seminare panico tra la popolazione, ammoniscono gli esperti.
La sola fonte accreditata (USA) a rilasciare informazioni corrette è al momento il Center for Disease Control, che vista l’emergenza ha deciso di usare anche Twitter per aggiornare la popolazione, oltre al suo sito internet e agli annunci alla tv.
Notizie ufficiali in Italiano sul sito del Ministero della Salute nonchè rivolgendosi al numero telefonico 1500, gratuito, attivo tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 20 (rispondono medici e operatori del Ministero, appositamente formati).
Meno attive sul web e su Twitter le altre fonti ufficiali, come l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità WHO), che per ora ha optato per comunicazioni più tradizionali, nonostante il crescente panico in Rete.
Anche Google è bersagliato di richieste sulla febbre / influenza suina. Le parole chiave «swine flu Ohio» per esempio sono nella top 30 delle ricerche, e in generale, anche le parole «swine flu» legate a «sintomi» e «propagazione» sono tra i 100 termini più cercati sul motore di ricerca. Per aiutare la popolazione a non seminare panico, alcuni utenti hanno anche deciso di tracciare la propagazione della malattia nelle Google Maps. Ma anche in questo caso, quando non si tratta di fonti ufficiali, è bene valutare con riserva i dati pubblicati.
Mentre, come racconta TechCrunch la malattia si diffonde anche nei blog: l’indice Technorati dice che da venerdì scorso le parole “swine flu” sono cresciute esponenzialmente anche all’interno dei blog.

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