Incenso cancerogeno

L’esposizione a lungo termine ai fumi dell’incenso è associata in modo dose-dipendente ad un aumento del rischio di tumori squamocellulari del tratto respiratorio. Bruciare incenso è una pratica molto comune in molte zone dell’Asia, dove è parte integrante di cerimonie e rituali religiosi, ed inoltre nelle regioni sudorientali è parte della vita quotidiana, ma è un fenomeno comune anche negli USA ed in altri Paesi occidentali.
L’incenso utilizzato nelle regioni asiatiche è generalmente una combinazione di piante aromatiche ed olii essenziali, costituita da una mistura combustibile che rilascia un fumo fragrante bruciando, ed è un potente produttore di particolato. Nel fumo dell’incenso possono essere rilasciati diversi potenziali elementi cancerogeni, come idrocarburi poliaromatici, carbonili e benzene.
Data la diffusione e l’esposizione a volte involontaria a questi fumi, questi dati potrebbero avere importanti implicazioni per la salute pubblica: unitamente alle iniziative per la riduzione dell’esposizione ai fumi dell’incenso, sarebbe opportuno intraprendere studi per individuare i tipi di incenso meno dannosi.
Cancer online 2008, pubblicato il 25/8

2 commenti su “Incenso cancerogeno

  1. Incensi Atossici
    Gli incensi atossici sono incensi certificati dagli enti predisposti e sono subito riconoscibili per la garanzia in etichetta ed i fogli informativi al loro interno.
    Hanno una confezione curata ma sobria .
    Sono incensi fatti con sostanze naturali, senza coloranti, profumi sintetici e materiali pericolosi.
    Sono composti prevalentemente da resine , fiori, cortecce e materiali naturali per la combustione ed in parte per le note del profumo.
    Resine naturali
    Sono sicuramente gli incensi più grezzi presenti in natura, senza la necessità di manufattura da parte dell’uomo.
    Sono le resine degli alberi prodotte per allontanare parassiti,batteri e muffe, in caso di ferite della pianta e per ripristinare il taglio e successivamente la corteccia.
    Hanno la classica forma di resina naturale, tipo quella che vediamo facilmente nei pini.
    Sono totalmente privi di sostanze tossiche e sono completamente ed interamente prodotti dalle piante e non tramite lavori artificiali.
    Questo ne garantisce l’assoluta purezza del prodotto.
    Si trovano vari profumi dati da vari tipi di piante diverse.La loro peculiarità sta nel fatto che per essere bruciati hanno bisogno di un carboncino acceso come base.

    Il profumo vero e proprio però viene dato dagli oli essenziali delle piante che ne donano la fragranza principale.
    Sono avvolti in una stecchetta di vero bambù come vuole la tradizione indiana.
    Non contengono metalli pesanti e sono certificati sulla assenza della manodopera infantile e sul lavoro di soli adulti.
    Hanno un prezzo generalmente più alto degli incensi comuni, ma di poco.
    Buona qualità e garanzia di sicurezza.

  2. Gli incensi possono essere molto pericolosi e bisogna starci attenti. Io personalmente evito quelli cinesi a prezzi bassissimi, perchè il mercato cinese è veramente ormai fuori controllo. Preferisco orientarmi più per quelli indiani. A tal proposito ho acquistato degli indiani tra coni ed incensi prodotti da Maroma su www .etnosphere. it e ne sono rimasta veramente soddisfatta per qualità, prezzi e soprattutto per la naturalità con cui vengono realizzati.

    Luisa

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