La dissezione aortica è l’evento aortico catastrofico più comune: diagnosi e gestione della dissezione aortica si sono evolute, negli ultimi decenni, con risultati migliori grazie a un’attenta pianificazione e un intervento chirurgico più appropriato. L’attesa produce essenzialmente lo stesso scarso esito osservato negli anni ’50 (del 1900, NdS): è pertanto giustificato un approccio ponderato e attento che include terapie chirurgiche interventistiche o aperte, tenendo conto della specifità del paziente ovvero delle caratteristiche cliniche, patologiche e anatomiche del singolo. L’incidenza di dissezione aortica varia da 3 a 10 casi per 100.000 pazienti negli Stati Uniti fino a 16 casi per 100.000 pazienti in Svezia: la reale incidenza di dissezione aortica acuta può essere sottorappresentata considerando che molti pazienti muoiono prima di raggiungere l’ospedale e la causa di morte resta non definita. L’estensione anatomica della dissezione aortica ha un impatto importante sulla prognosi e sulla gestione del paziente.
Gli schemi di classificazione di DeBakey e Stanford sono i più comunemente usati per definire l’estensione anatomica della malattia: la dissezione aortica acuta di tipo A (TAAD), circa i due terzi di tutte le dissezioni aortiche, ha elevata mortalità se non gestita con intervento chirurgico urgente.
Approfondimento su
TYPE B AORTIC DISSECTION MANAGEMENT GUIDELINES
The Society of Thoracic Surgeons/American Association for Thoracic Surgery Clinical Practice Guidelines on the Management of Type B Aortic Dissection
Published: January 25, 2022 VOLUME 113, ISSUE 4, P1073-1092, APRIL 2022
DOI: https://doi.org/10.1016/j.athoracsur.2021.11.002
