carcere al medico che favorisce il privato

Rischia fino a tre anni di carcere per abuso di ufficio, lo specialista di una Asl che dirotta i pazienti presso un ambulatorio privato perchè la struttura sanitaria per cui lavora non ha le apparecchiature necessarie per gli accertamenti: avrebbe dovuto mandarli in altre strutture pubbliche della città.
E’ quanto ha stabilito la sesta sezione penale della Corte di Cassazione con la sentenza 27936 del 2008. Nello specifico del caso, per i giudici della Corte, l’interesse privato del medico è entrato in stridente conflitto con quello pubblico, “atteso che quand’anche le attrezzature dell’ospedale non avessero consentito l’esecuzione dell’esame diagnostico, nulla autorizzava il camice bianco ad indirizzare i pazienti al suo studio privato”.

1 commento su “carcere al medico che favorisce il privato

  1. Buongiorno, qualcuno sa rispondere a questa domanda? Se una persona sta in cura privatamente da un dottore quest’ultimo è obblicato “per legge” a creare una cartella clinica contenente tutta la storia della malattia?
    Si tratta di un amico di famiglia che dopo 30 anni di psicofarmaci ha deciso di cambiare medico per provare altre strade alternative. Il punto è che il medico non ha mai creato una cartella clinica. Si può impugnare il caso in termini di legge?
    Il medico ha l’obbligo di fornire la diagnosi con la storia del paziente che ha trattato per tutti questi anni?

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