Bambini d’Italia: per raccontare i cambiamenti dell’infanzia negli ultimi 120 anni

Bambini d’Italia è il libro realizzato dalla Societa’ Italiana di Pediatria in collaborazione con l’ANSA, pubblicato in occasione dei 150 anni dell’unita’ nazionale.
”Spesso si dimentica cos’era il passato – afferma il presidente della Sip, Alberto G.Ugazio – quando l’abuso sui minori era tollerato anche in famiglia, la violenza era socialmente accettata, lo sfruttamento consentito per legge. Questo libro vuole aiutare a non dimenticare i progressi fatti sul piano della lotta alle malattie carenziali e infettive e su quello dei diritti sociali”.I bambini del XXI secolo sono piu’ forti e piu’ alti rispetto al passato. Con il miglioramento delle condizioni sanitarie, la struttura fisica dei piu’ piccoli ha ricevuto benefici, passando da un peso alla nascita di 3 kg nel 1800-1900 ai 3,5 kg di oggi e una statura media aumentata di dieci centimetri nell’ultimo secolo.  Oggi, oltre il 62% dei bambini ha un telefonino, mentre nei primi decenni del Regno, come documenta il libro con l’ausilio di foto storiche, la stessa percentuale era analfabeta e il lavoro minorile era una consuetudine. ”Altro visibile mutamento e’ l’anticipo del menarca tra le adolescenti – aggiunge Giovanni Corsello, vice presidente della Sip e curatore scientifico del libro – . Nel corso dell’ultimo secolo si e’ avuto, ogni 10 anni, un anticipo di 3-4 mesi circa, con un’eta’ media che oggi si colloca tra gli 11 e i 12 anni mentre era compresa tra 13 e 14, circa 50 anni fa”.

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