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Il benessere dei medici migliora i sistemi sanitari

Numerose in letteratura sono le segnalazioni circa lo stato di malessere presente in molti medici: le  più frequenti condizioni descritte si riferiscono a stress, affaticamento, burn-out, disturbi relazionali, depressione, fino all’abuso di droghe o a tentativi anti-conservativi. Alcune stime indicano che 2/3 dei medici ritengono troppo pesante il carico di lavoro a cui sono sottoposti e circa la metà ha la sensazione di un incremento del proprio lavoro nell’ultimo anno (NdS aggiungete pure la convinzione che si vale molto meno di tante altre categorie lavorative, se è vero che la retribuzione è commisurata all’importanza del lavoro che si svolge). Alcune survey stimano un orario lavorativo medio settimanale di 50-60 ore. Quando le attività svolte si protraggono oltre le 24 ore consecutive aumentano in modo significativo gli errori ed i deficit di attenzione. Oltre ai carichi di lavoro, il continuo contatto con situazioni ad elevato impatto emotivo, con malati sofferenti e con la morte induce ulteriore stress. I continui e ripetuti cambiamenti organizzativi (aumento della domanda, burocrazia crescente, conflitto tra le necessità del sistema sanitario ed i bisogni dei pazienti, sempre minore autonomia decisionale) sono ulteriori fattori di rischio per uno stato di malessere.
A tutto ciò si associa spesso da parte dei medici una sorta di indifferenza e di trascuratezza per il proprio stato di salute, con la tendenza a procrastinare le indagini diagnostiche indicate e/o le terapie necessarie alla propria persona. In altri casi si può rilevare la tendenza a nascondere eventuali problemi clinici presenti, nella convinzione che il proprio stato di salute (se valido) possa essere interpretato – dai pazienti e/o dai colleghi – come un indicatore di buona competenza professionale.
Vi è crescente evidenza che uno stato di salute non ottimale dei medici eserciti conseguenze negative sul sistema sanitario, in termini di ridotta produttività ed efficienza, ma soprattutto di scarsa qualità delle cure erogate ai pazienti. Il benessere dei medici dovrebbe pertanto essere considerato come uno degli indicatori di qualità delle cure e, di conseguenza, si dovrebbe dare maggiore importanza ed offrire attenzione alla cura di questi aspetti.

Wallace JE et al
Physician wellness: a missing quality indicator.
The Lancet 2009; 374: 1714-1721

Dott Sabino Berardino: Dott Sabino Berardino Medico Chirurgo, a Firenze Specialista in Medicina Interna perfezionato in Ecografia ed Ecocolordoppler Vascolare Master di I livello in 'nuove tecnologie in Medicina - elearning'
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