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L’adolescente attivo evita l’obesità

Le attività fisiche scolastiche ed extracurricolari a cui gli adolescenti partecipano almeno due volte alla settimana risultano efficaci nella prevenzione dello sviluppo dell’eccesso di peso in età adulta. E’ generalmente accettato che l’aumento dell’attività fisica, indipendentemente dal peso, ha molti effetti benefici nel corso della vita, fra cui aumento della BMD, miglioramento del profilo lipidico, incremento della resistenza cardiovascolare, miglioramento del metabolismo del glucosio, aumento della forza muscolare e diminuzione della pressione. Negli adolescenti l’aumento dell’attività fisica è stato connesso all’uso di tabacco e marijuana, meno tempo trascorso davanti alla TV, maggior consumo di frutta e verdura, minor depressione, relazioni più strette con i genitori e diminuzione dell’emarginazione sociale. In alcuni sottogruppi inoltre è stata riscontrata una correlazione fra incremento dell’attività fisica e diminuzione del peso. Attualmente, l’attività fisica degli adolescenti dentro e fuori le scuole sta diminuendo, ed è importante avere soldi e prove su cui basare i programmi di esercizio e gli sport: alla luce dell’attuale epidemia di obesità, ciò potrebbe costituire una soluzione relativamente economica che offre benefici a lungo termine. Arch Pediatr Adolesc Med. 2008; 162: 29-33
Per chi non l’avesse visto consiglio di vedere il film/documentario SUPERSIZE ME che offre un divertente spunto di riflessione sul problema della sovralimentazione.

Dott Sabino Berardino: Dott Sabino Berardino Medico Chirurgo, a Firenze Specialista in Medicina Interna perfezionato in Ecografia ed Ecocolordoppler Vascolare Master di I livello in 'nuove tecnologie in Medicina - elearning'
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