X

Fibromi o miomi uterini

fibroma uterino ecografia addome


I fibromi uterini sono masse benigne che si sviluppano dalle cellule della muscolatura liscia e del tessuto connettivo della parete dell’utero sotto l’influsso di stimoli genetici e/o ormonali: patologia molto diffusa – dal 20 al 80% delle donne, sono la forma di tumore benigno più comune in età fertile; in Italia circa 3 milioni di donne.
Sintomi ?
Anche nessuno, non tutti i fibromi sono sintomatici: spesso vengono identificati solo durante le visite ginecologiche di controllo o da ecografie dell’addome effettuate per altri motivi.

In altri casi possono invece impattare sulla qualità della vita: sanguinamenti anomali intermestruali e flusso mestruale abbondante, dolori pelvici acuti e cronici e, soprattutto se voluminosi, disturbi della minzione e della defecazione (nello spazio limitato del piccolo bacino una massa voluminosa comprime vescica ed intestino); possono anche determinare disturbi sessuali e influire negativamente sulla capacità di concepire e portare a termine una gravidanza.

Come si curano?
L’isterectomia, intervento chirurgico che rimuove l’utero, è la prassi definitiva, ma è un’opzione invasiva che comporta la fine della fertilità della donna.
La miomectomia è l’intervento chirurgico che consente di eliminare solo i fibromi preservando l’utero: a rischio, ovviamente, di recidiva, c’è possibilità che compaiano di nuovo fibromi nel corso del tempo.

mioma o fibroma uterino: terapia farmacologica (da i quaderini di quotidianosanita.it)

Alle possibilità chirurgiche si aggiungono altre opzioni terapeutiche, non invasive, quali le terapie farmacologiche proponibili a donne che desiderino preservare l’utero ed evitare l’intervento chirurgico come di seguito indicato.
Gli analoghi delGnRH e l’Ulipristal acetato sono le uniche strategie terapeutiche farmacologiche approvate con indicazione specifica per fibromi.
Gli analoghi del GnRH sono indicati solo nell’utilizzo pre-operatorio.
Ulipristal acetato è un modulatore selettivo del recettore del progesterone: controlla e riduce sia la sintomatologia sia le dimensioni dei fibromi, migliorando in modo significativo la
qualità di vita delle pazienti, evitando o posticipando l’intervento chirurgico e dunque lasciando eventualmente la possibilità alle donne in età fertile di provare ad avere un bambino. Ulipristal acetato è un modulatore selettivo del recettore del progesterone che interferisce con i meccanismi di crescita dei fibromi uterini bloccando lo stimolo ormonale: viene proposto per il trattamento prolungato dei fibromi uterini sintomatici di grado moderato e grave in donne adulte in età riproduttiva; ulipristal acetato è indicato anche per l’uso intermittente prolungato, consentendo al ginecologo di migliorare la qualità della vita della paziente eliminando i sintomi ed eventualmente la necessità di intervenire chirurgicamente.

approfondimento su Ulipristal acetato cliccando qui
approfondimento su miomi e fibromi uterini: i quaderni di quotidianosanità (26)

Dott Sabino Berardino: Dott Sabino Berardino Medico Chirurgo, a Firenze Specialista in Medicina Interna perfezionato in Ecografia ed Ecocolordoppler Vascolare Master di I livello in 'nuove tecnologie in Medicina - elearning'
Related Post