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celiachia: mangiar senza glutine e sano è possibile

Anna Villarini Sano buono senza glutine celiachia

oggi pomeriggio, alle 18, si parla di celiachia e di glutine: presenterò il libro SANO E BUONO SENZA GLUTINE di ANNA VILLARINI, biologa e specialista in Scienza dell’Alimentazione, alla Feltrinelli in via de Cerretani, a Firenze.

L’occasione è utile per ri-far il punto sulla celiachia e sulle tante (troppe!) false diagnosi dovute al fai-da-te, senza la guida del medico specialista.
Da una indagine curata dal professor Italo De Vitis, UOC Medicina Interna e Gastroenterologia, Responsabile UOS Patologie dell’assorbimento intestinale, Area Gastroenterologia, Polo delle Scienze Gastroenterologiche ed Endocrino-Metaboliche Fondazione Policlinico Universitario Gemelli (Roma) si è visto che la maggior parte dei pazienti che si rivolgono all’ambulatorio dedicato, perchè convinti di essere celiaci è in realtà affetta da sindrome del colon irritabile; il 20% risulta, invece, portatore di allergia a a proteine del grano diverse dal glutine, che non ha nulla a che vedere con la celiachia.
La celiachia è una malattia autoimmune (il sistema immunitario riconosce come estranee le pareti dell’intestino) scatenata da reazione impropria al glutine, che è la principale proteina del grano: ne soffre l’1% degli italiani ed era, anni fa, considerata malattia rara; in considerazione delle nuove evidenze statistiche la celiachia attualmente rientra nella categoria di malattia cronica invalidante.

incidenza della celiachia nel mondo

Se ne è parlato durante il workshop “Il grano: alimento amico o subdolo nemico” il 7 ottobre 2017, evento ECM.

Nel mare magnum di internet, purtroppo, il glutine viene ingiustamente demonizzato portando a troppe autodiagnosi di celiachia che risultano, in realtà, frequentemente errate e che limitano gravemente l’ulteriore iter diagnostico.
Occorre seguire le direttive scientifiche riprese in toto dal Ministero della Salute e diramate a tutti gli addetti ai lavori.

La vera sensibilità al glutine non celiaca, la cosiddetta gluten sensitivity, sarebbe molto meno frequente di quanto si creda: studi epidemiologici su popolazione USA attestavano l’incidenza della gluten  sensitivity a  circa il 6%; uno studio epidemiologico  multicentrico coordinato dall’Università  di Bologna, su popolazione italiana, documenta incidenza intorno all’1% .

Merita sottolineare che, esclusa con certezza la celiachia, ci si potrebbe trovar in presenza di altre condizioni immunologiche ancor oggi poco note, sebbene scientificamente provate come le allergie alle altre proteine del grano: questo tipo di allergie avrebbero una prevalenza dello 0,5% (in base a studi epidemiologici effettuati negli USA) ma potrebbero essere ancora sottostimate perché poco ricercate.

Raccomandazioni per evitare diagnosi (spesso sballate) fai-da-te

  • mai mettersi a dieta spontaneamente senza prima aver consultato medici esperti e affrontato i test necessari e appropriati per giungere alla diagnosi
  • Se si ha un sospetto di celiachia, rivolgersi al presidio di rete per la diagnosi della celiachia della ASL
  • Se di fronte a un sospetto di patologia glutine correlata, i test della celiachia sono negativi, il medico deve approfondire il quadro clinico con ulteriori accertamenti e se ha dei dubbi deve inviare il paziente a un centro esperto, in particolare per effettuare quegli esami allergologici che permettano di evidenziare o escludere una allergia alle altre proteine del grano.
  • E’ utile ricordate che solo se si risulta negativi sia in primis per la celiachia che successivamente all’allergia ad altre proteine del grano, si può ragionevolmente supporre la presenza della cosiddetta gluten sensitivity”

    I centri di riferimento per la diagnosi e cura della celiachia sono indicati sul sito ufficiale della Regione Toscana, a questo link.

    Ho scritto diversi articoli sulla malattia celiaca: li trovi tutti al tag celiachia.

Dott Sabino Berardino: Dott Sabino Berardino Medico Chirurgo, a Firenze Specialista in Medicina Interna perfezionato in Ecografia ed Ecocolordoppler Vascolare Master di I livello in 'nuove tecnologie in Medicina - elearning'
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