Uomini di Vittorio Corsini – Ospedale di Campostaggia a Poggibonsi

uomini di Vittorio Corsini, 2008

Ieri sono stato di nuovo a Open Studios, il progetto del centro per l’arte contemporanea Strozzina che consente di visitare gli studi degli artisti che fanno arte contemporanea a Firenze e dintorni.
Ho avuto il piacere di entrare nello studio di Vittorio Corsini – artista che non conoscevo – e di seguire il suo percorso creativo negli anni; sorpresa delle sorprese scopro che ha avuto un incarico ospedaliero nel 2008 presso l’Ospedale di Campostaggia a Poggibonsi.
Interessante sentire cosa pensa dei medici (strani! Lo penso anch’io, talvolta !!) e delle difficoltà che ha trovato nel relazionarsi con il personale medico allo scopo di ottenere – in forma del tutto volontaria, chi non ha voluto non è stato forzato in alcun modo – la collaborazione necessaria per strutturare la sua opera da installare nel corridoio che fa accedere alla struttura ospedaliera.
E così un pomeriggio che doveva esser di distrazione è diventato, quando mi sono palesato al gruppo che era presente alla visita all’atelier (Sono medico! Si, faccio parte di quella categoria di strani di cui s’è parlato prima!!!), in qualche modo un calarsi nella mia funzione Ufficiale, Il Medico
Dal comunicato stampa ufficiale
Rappresenta il tentativo di instaurare una relazione che trascende l’aspetto puramente tecnico e professionale tra il personale medico e paramedico, i degenti e i ‘fruitori’ dell’ospedale.
Corsini ha realizzato 16 presentazioni dell’ospedale sotto forma di ‘fotografia di classe’: il personale di ogni reparto, dal chirurgico al neonatale e alla Direzione sanitaria, è stato immortalato sul proprio luogo di lavoro, in una foto di gruppo concepita come si usa fotografare le classi delle scuole primarie e secondarie. E proprio a dare il benvenuto, queste immagini sono state poste in successione all’ingresso dell’ospedale. Il lavoro si completa attraverso le foto di alcuni singoli medici ripresi nel loro privato e collocate all’interno dei reparti in cui svolgono l’attività lavorativa.
L’ospedale si offre così in pieno nella sua forma umana, con i volti di chi vi lavora e non solo attraverso la sua struttura fisica.

Di arte in ospedale avevo già parlato qui

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