Supera i limiti di velocità per fare la pipì: annullata la multa

Se l’impellenza è quella di fare pipì e l’autista dell’auto è una donna che soffre di incontinenza urinaria anche l’autovelox deve chiudere un occhio. E’ quanto in sostanza ha stabilito una sentenza del giudice di pace di Foligno che ha annullato la multa per eccesso di velocità elevata nei confronti di una donna di 63 anni multata dai vigili urbani perché superava di 11 chilometri orari il limite di velocità. La donna, quando si è vista recapitare la sanzione a casa, ha deciso di fare ricorso sostenendo di soffrire, essendo stata sottoposta in passato ad un intervento di laparoisterectomia, di una forma di stress che le determina incontinenza urinaria.
Il giorno in cui è stata multata era stata costretta ad accelerare la marcia a causa dell’urgente impellenza di fare pipì, il tutto documentato da certificati rilasciati dal medico della signora che ha confermato quanto da questa sostenuto. Una versione che ha convinto il giudice di pace, secondo il quale ”è indubbio che la signora ha superato i limiti di velocità per sventare un danno alla persona che non era altrimenti evitabile”. ”La documentazione – scrive ancora il giudice – realizza la invocata esimente che consiste nella necessità di ricercare, con intuibile urgenza un luogo appartato. Ricerca che, considerato il sesso della ricorrente, non era così facile come fortunatamente avviene per gli uomini”.

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