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Il tour delle langhe

I soci che hanno preso parte al Tour nelle Langhe non dimenticheranno certo facilmente i numerosi eventi di cui sono stati protagonisti. Il primo appuntamento era fissato per il pomeriggio di Sabato 9 Settembre alla Cantina Comunale di La Morra dove ci attendeva una mega-degustazione, guidata niente meno che dal grande Elio Altare, con dieci grandi vini di Langa.

La nostra escursione in Piemonte non poteva non comprendere una visita al santuario della cucina langaraola: Guido a Costigliole D’Asti. Per la cena di Sabato, la famiglia Alciati ci attendeva nel loro ristorante con un ricco menù composto da tutti i “classici” che hanno reso famoso questo locale nel mondo.

Domenica mattina i soci, suddivisi in piccoli gruppi, erano nuovamente ospiti dei produttori di La Morra per una visita alle loro cantine.

Per tutti coloro che non hanno potuto prendere parte all’evento ecco la cronaca, minuto per minuto, e le immagini più belle di un fantastico week-end.

Sabato

   

Ore 14.30: mezzora all’inizio della degustazione. Il primo ad arrivare alla Cantina Comunale è Giuliano Corino, con se due straordinari cru: la Barbera Vigna Pozzo 98 (in anteprima per i soci Arcigola di Firenze) ed il Barolo Rocche 96.
Pochi minuti ed ecco Daniela Veglio, moglie di Mauro Veglio, con un altro prezioso carico di bottiglie. Sul tavolo di degustazione prendono posto la Barbera 99, appena uscita, e il Barolo Gattere 96. I coniugi Grasso, assenti giustificati, hanno affidato le loro bottiglie alle mani di Daniela che apre con cura il cartone contenente i loro vini: il Dolcetto 99 ed il Barolo Ciabot Manzoni 96.

La sala di degustazione
la sala

 

 

 

Daniela e l'avvinatura
avvinatura

Ore 14.50: accompagnato dalla sua splendida figlia e da Mauro Molino arriva Elio Altare. La serie di cru sul tavolo di degustazione è da brividi, la completano il Langhe La Villa 97 ed il Barolo Arborina di Altare e la Barbera Gattera 97 ed il Barolo Gancia 96 di Molino.

Ore 15.00: alla spicciolata iniziano ad arrivare anche i nostri soci. Mentre Elio Altare fa gli onori di casa dando loro il benvenuto, Giuliano Corino inizia a stappare le bottiglie e Daniela Veglio provvede ad avvinare gli splendidi Riedel con cui degusteremo i vini.

 

 

 

Ore 15.30: é tutto pronto, finalmente si può iniziare. Elio Altare prende la parola per raccontarci il passato, il presente ed il futuro delle Langhe. Inizia ripercorrendo le tappe della difficile e lunga transizione tra la miseria dei primi anni 70’ e la ricchezza (mai ostentata) di oggi, rappresentata dagli splendidi vigneti-giardino che ricoprono queste colline. Traspare subito che Altare non è un solo un grande produttore ma anche un sottile comunicatore, un indiscusso leader, un generoso maestro, un uomo che ama il suo “Mestiere di Vignaiolo” e crede in ciò che fa. Il confronto tra “innovatori” e “tradizionalisti” è uno dei temi che maggiormente lo appassiona. “Lasciatemi sbagliare per poi potervi dare ragione”; queste le parole di Altare rivolte ai tradizionalisti (sempre con il massimo rispetto delle idee altrui) che lo criticano per il “nuovo modo” di produrre Barolo (che per loro non è Barolo).

Giuliano stappa
levar turaccioli

 

 

 

Corino, Molino, Veglio e... Bosticco
Bosticco e ........ Carino, Molino, Veglio

Ore 16.15: dopo tante chiacchere iniziamo ad aver sete. Apre la serie dei vini in degustazione il delizioso DOLCETTO 99 di Grasso. A turno, salgono in cattedra Daniela Veglio, Giuliano Corino e Mauro Molino, caratteri meno estroversi rispetto al fiume in piena a cui può essere paragonato Elio Altare, ma idee chiare e tanto, tanto amore per il loro lavoro. Tre splendide BARBERA danno piena dimostrazione della nobiltà del vitigno e della sua flessibilità: piacevole e “beverina” dopo qualche mese in acciaio inox (BASE 99 di Mauro Veglio) oppure ricca e complessa dopo l’affinamento in legno (ovviamente per le uve migliori come nel caso del VIGNA POZZO 98 di Corino e il GATTERE 97 di Mauro Molino). Il passaggio di consegne tra barbera e nebbiolo avviene grazie al LANGHE LA VILLA 97 di Elio Altare, un eccellente blend delle due uve.

 

 
Ore 16.45: è arrivato il momento più atteso della degustazione, scendono infatti in campo i cinque cru di BAROLO: GATTERE 96 (Molino), CIABOT MANZONI 96 (Grasso), VIGNETO ROCCHE 96 (Corino), ARBORINA 96 (Altare) e GANCIA 96 (Molino) si susseguono nei bicchieri. Ogni vino ha ovviamente caratteristiche proprie, in funzione del cru di provenienza e del diverso tipo di maturazione ed affinamento. Esistono però elementi comuni che quasi li rendono “fratelli”: l’armonia, l’equilibrio, l’eleganza e, fatto assolutamente non trascurabile, la loro eccellenza.

 

 

Ore 17.30: la degustazione volge al termine. Dopo il tono professionale della prima parte, l’incontro assume ora i connotati di una piccola festa. I soci circondano i produttori che vengono sottoposti ad un fuoco ininterrotto di domande. Si torna all’ordine solo quando Elio Altare prende nuovamente la parola per presentare il progetto “INSIEME” (l’ennesima anteprima riservata ai soci, visto che sarà uno degli eventi clou del prossimo Salone del Gusto). Si tratta di una cooperativa composta da sette produttori (Altare, Veglio, Revello, Grasso, Alessandria, Corino, Molino) che si pone come obbiettivo di base la valorizzazione del territorio delle Langhe. Il progetto decollerà a breve con l’uscita di un loro nuovo vino, chiamato appunto Insieme: parte dei proventi della vendita di queste bottiglie andrà a costituire un fondo con cui finanziare progetti che richiamino fortemente le finalità della cooperativa.

Elio arringa la folla
discorso di Elio

   

I doni
doni

ORE 17.45: giunge il momento dei saluti. Anche noi abbiamo qualche piccola sorpresa per i Vignaioli di La Morra. Daniele e Maurizio della Piccola Tavola, a nome di tutta la Delegazione Arcigola di Firenze, consegnano a Daniela Veglio una busta contenente un piccolo contributo, versato dai partecipanti al tour, da destinare al progetto Insieme. Non è finita: alcuni produttori toscani hanno voluto, tramite il nostro gruppo in visita, inviare un saluto ai colleghi piemontesi. Un cartone contenente sei grandi rossi toscani, tutti con etichetta autografa dal produttore, viene donato ai soci dell’Insieme con l’augurio di una buona degustazione.

   

Vale la pena ricordare e ringraziare per il gesto gli amici produttori della nostra regione:

La delegazione Arcigola ha completato il sestetto con un una bottiglia del “mito”: SASSICAIA 1997 Marchese Incisa della Rocchetta.

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