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LA IVV: L'ALBUM FOTOGRAFICO

Ore 9.45
Anticipando l'arrivo dei nostri soci, Enrico Pierazzuoli ed il fratello controllano i vini della degustazione. Si procede alla stappatura delle bottiglie ed all'assaggio. Per ogni partecipante Enrico ha preparato le schede tecniche dei vini ed un CD-rom con la storia delle tre aziende di famiglia.

Ore 10.00
Puntuali arrivano i nostri soci. Ad accoglierli i dirigenti della IVV che danno loro il benvenuto nella grande sala consiliare dell'azienda. La IVV è una società cooperativa che produce artigianalmente vasi, piatti, bicchieri e molti altri complementi d'arredo in vetro. L'azienda da lavoro a circa 150 persone, tutti (o quasi) soci della cooperativa per un fatturato annuo che sfiora i 30 miliardi.

Ore 10.15
Il tour inizia con la visita al negozio ed allo splendido show room in cui sono esposti tutti gli articoli prodotti dalla IVV. La sosta è particolarmente apprezzata dalle signore che danno libero sfogo alla loro voglia di shopping. In effetti si tratta di oggetti d'arredo veramente molto belli, di design accurato e moderno. A tutti i partecipanti la IVV ha fatto dono di un bellissimo bicchiere da birra e di una tessera sconto utilizzabile nel loro negozio aziendale.

Ore 11.00
Il presidente della IVV ci guida all'interno delle officine di produzione. Per non spegnere mai i forni di fusione delle sabbie silicee (da cui ha origine il vetro) l'azienda è in pratica aperta sette giorni su sette. La IVV non adopera nelle lavorazioni due sostanze dannose all'ambiente, normalmente in uso nella maggior parte delle vetrerie: l'arsenico ed il piombo. Il primo serve ad abbattere le temperature di fusione della sabbia ed è sostituito con altri reagenti chimici, più costosi ma non inquinanti. Il piombo viene invece miscelato alla sabbia e da origine al cristallo (nella misura minima del 24%): per scelta aziendale la IVV ha dunque rinunciato alla sua produzione.


 


















Ore 12.00
Inizia la degustazione dei vini presentata dallo stesso produttore, Enrico Pierazzuoli, e dal nostro Daniele Bartolozzi. Si parte con il Carleto, bianco a base di riesling renano per il quale è stato scelto un classico bicchiere dal calice a tulipano che ne esalti i profumi. Si prosegue con tre rossi: per il chianti montalbano e per il carmignano si opta per un bicchiere di medie dimensioni con l'estremità del calice leggermente ricurva verso l'interno, per il chianti riserva viene scelto invece un bicchiere panciuto con una bocca piuttosto stretta. Mentre Enrico parla dei vitigni e delle diverse zone di provenienza dei suoi vini, Daniele illustra ai soci le tecniche di base per la degustazione. Si parte dalle forme dei bicchieri per toccare argomenti quali le temperature di servizio, la corretta impugnatura del calice e l'uso del decanter. Dolce conclusione con il Millarium, il vin santo prodotto da Enrico nella sua tenuta di Cantagallo che funge da aperitivo per il pranzo che attende la comitiva.

Ore 13.30
I soci sono ospiti a pranzo dell'Osteria Costachiara di Terranuova Bracciolini (chiocciola sulle Osterie d'Italia di Slow Food) dove Aldo Betti, il titolare, ha preparato per loro un ricco menù di piatti ispirati alla cucina classica toscana. Per rimanere sulla traccia dei grandi vini in degustazione alcuni soci si sono "armati" di proprie bottiglie (prelevate dalle loro cantine personali) che "coperte" (ovvero avvolte in della stagnola) vengono proposte in abbinamento al pranzo.

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Testi: Daniele Bartolozzi
Per le foto si ringrazia la gentile "mano" di Paolo Gramigni.

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