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Monossido di carbonio (CO): perchè si muore

leggo un articolo, disinformante, che afferma: Sarebbe deceduta per le perdite di monossido di carbonio di una bombola di gas 

Ebbene, proprio no: monossido di carbonio (CO) è un gas incolore, insapore, inodore ed è un po’ più leggero dell’aria. Esso rappresenta l’inquinante gassoso più abbondante in atmosfera. Il monossido di carbonio si forma principalmente dalla combustione incompleta degli idrocarburi presenti in carburanti e combustibili. Quando la combustione avviene in condizioni ideali si forma esclusivamente anidride carbonica (CO2) mentre quando la quantità di ossigeno a disposizione è insufficiente, si forma anche il monossido di carbonio.  La tossicità del monossido di carbonio è dovuta alla sua capacità di legarsi con l’emoglobina del sangue in concorrenza con l’ossigeno, formando carbossiemoglobina (COHb),interferendo così sul trasporto di ossigeno ai tessuti. ed  inibendo il naturale processo di ossigenazione del sangue.  Concentrazioni elevatissime di monossido di carbonio possono anche condurre alla morte per asfissia:  se l’esposizione al monossido di carbonio viene interrotta, il monossido di carbonio combinato con l’emoglobina viene spontaneamente rilasciato in poche ore.

Quindi: la bombola di gas non contiene nè produce monossido di carbonio (CO) ma è l’impianto di riscaldamento, probabilmente difettoso, che lo produce e che – arrivando alla saturazione ambientale – può provocare la morte.

Dott Sabino Berardino: Dott Sabino Berardino Medico Chirurgo, a Firenze Specialista in Medicina Interna perfezionato in Ecografia ed Ecocolordoppler Vascolare Master di I livello in 'nuove tecnologie in Medicina - elearning'
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