le uova ed il colesterolo non sono più il nemico: nuove linee guida alimentari 2015

uovo e colesterolo
uovo e colesterolo

Ed ecco a voi la pubblica riabilitazione di uova e del colesterolo alimentare: le linee guida hanno raccomandato di limitare i grassi, da anni, ma adesso, alla luce dei nuovi dati scientifici, qualcosa cambia.
Ogni cinque anni, infatti, l’U.S. Department of Health and Human Services e l’U.S. Department of Agriculture incaricano un gruppo di esperti nutrizionisti, il Dietary Guidelines Advisory Committee (Dgac), di fare il punto ed eventualmente di aggiornare le linee guida governative sull’alimentazione, ovvero le Dietary Guidelines for Americans.
Novità di un certo rilievo, a leggere la bozza del 2015: il consumo di colesterolo alimentare non è più da considerarsi a rischio, un po’ una retromarcia rispetto a quanto, da sempre, affermato in passato ed in particolare, a richiamar le linee guida del 2010, quando si auspicava che il consumo giornaliero di colesterolo non superasse i 300 milligrammi al giorno.
La pubblicazione definitiva è attesa entro la fine del 2015.
Il documento non modifica il giudizio nei confronti del colesterolo Ldl, ancora considerato una grave minaccia cardiovascolare, ma ridimensiona l’influenza dell’alimentazione sull’aumento dell’Ldl, determinato in gran parte da fattori genetici. Solo il 20% del colesterolo sarebbe infatti legato all’introito alimentare secondo il Dgac, che ha dunque rimosso dall’edizione 2015 delle Dietary Guidelines for Americans le limitazioni sul colesterolo alimentare. «Limitazioni rimaste per molti anni un pilastro di queste e di altre linee guida, comprese quelle dell’American Heart Association fin dal 1960, e la cui revoca riflette un importante cambiamento nella visione scientifica del colesterolo che ha avuto luogo negli ultimi anni» sottolinea Alice Lichtenstein, vicepresidente del Dietary Guidelines Advisory Committee e Direttore del dirige il Cardiovascular Nutrition Laboratory della Tufts University di Medford in Massachusetts.
Il punto è che, sebbene gli elevati valori circolanti di colesterolo siano ancora considerati un fattore di rischio importante, quello di provenienza alimentare sembra invece svolgere un ruolo relativamente poco significativo nel determinare i livelli di colesterolemia e che quindi non giustifica l’esclusione delle uova dall’alimentazione delle persone con livelli elevati di colesterolo.
Vi ricordate, vero, la recente retromarcia sul burro, considerato in passato nemico numero 1 della sana alimentazione, riabilitato non molto tempo fa ?
Dagli studi più recenti emerge che un uovo contiene circa 185 milligrammi di colesterolo, con livelli di vitamina D aumentati addirittura del 65%. Per non parlare dei circa 7 grammi di proteine contenute in ogni uovo, delle quali 5 nell’albume e 2 nel tuorlo, con grassi che per la maggior parte sono mono- e polinsaturi e quindi non dannosi per la salute. È quindi giusto raccomandare nella dieta quotidiana la presenza delle uova, ora considerate dagli esperti una pillola di buona salute in poco meno di 80 calorie.
Resta per ora valido il consiglio di ridurre l’introito di grassi saturi e di sale: nessun cambiamento di rilievo è previsto nelle nuove linee guida, a riguardo.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono contrassegnati *

prenotazione