la grave patologia del paziente (dissezione dell’aorta) ha prognosi infausta

la Cassazione ricorda che “una attenta e prudente analisi della realtà di ciascun caso può consentire di cogliere i casi nei quali vi è una particolare difficoltà di diagnosi, sovente accresciuta dall’urgenza; e di distinguere tale situazione da quelle in cui il medico è malaccorto, non si adopera per fronteggiare adeguatamente l’urgenza o tiene comportamenti semplicemente omissivi, tanto più quando la sua specializzazione gli impone di agire tempestivamente proprio in urgenza”.
Il gup di Rossano, nel febbraio 2010, aveva dichiarato il non luogo a procedere nei confronti dei due medici per omicidio colposo in danno di XY per non avere commesso il fatto.
La Quarta sezione penale della Suprema Corte ha confermato il verdetto respingendo il ricorso dei familiari che lamentavano la mancanza di un “adeguato accertamento diagnostico” sul loro caro da parte dei medici.

A ricordare, a tutti, che non è sempre colpa del medico ma che, talvolta, la natura ha la meglio nonostante l’impegno professionale profuso, che si tratti di emergenza o meno.

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