dell’ isteria e la sua cura, ovvero le pasticche antisteriche

isteria
pasticche antisteriche

Una visita culturale alla sede di Officina Profumo – Farmaceutica di Santa Maria Novella si trasforma in un inaspettato e divertente tuffo nel passato quando scopro come cercavano di curare l’isteria: con l’acqua e le pasticche antisteriche.
Lo sapevate che l’Acqua di Santa Maria Novella (conosciuta come Acqua Antisterica per la sua azione sedativa e antispasmodica) è una formulazione farmaceutica del 
1614 elaborata da Fra Angiolo Marchissi?
Originariamente chiamata acqua antisterica, è una particolare miscela di principi essenziali di sceltissime piante aromatiche quali la balsamita, la menta e la cannella di Ceylon, conosciute per le loro proprietà benefiche e rinfrescanti.
Siete curiosi ?
Sul sito di Officina Profumo – Farmaceutica di Santa Maria Novella molti altri rimedi dei tempi passati.

Veniamo quindi all’isteria.
La più antica testimonianza storica esistente risale ad un papiro dell’antico Egitto, datato 1990 A.C.
Ne parla Platone (429-347 A.C.) ed  Ippocrate (460377 A.C. ) il quale coniò il termine isterico nella convinzione che si trattasse di malattia in rapporto a disturbi dell’utero (dal greco Hysteron).
Galeno (129216 D.C.) ipotizza che l’isteria sia dovuta ad una ritenzione eccessiva di flusso mestruale.
Nel 19° sec. J.-M. Charcot inquadrò l’isteria come una vera e propria entità nosologica, ne descrisse la sintomatologia distinguendo le manifestazioni episodiche da quelle a carattere permanente e, sia pure sulla base della errata concezione della sua affinità con gli stati ipnotici, ne ribadì la pertinenza alla neuropatologia.
J. Babiński negò invece all’isteria significato di malattia e nelle manifestazioni isteriche ravvisò creazioni artificiali indotte dalla suggestione.
La validità del concetto nosografico di isteria quale forma morbosa fu sostenuta anche da Sigmund Freud, le cui teorie hanno dato origine alla corrente di pensiero della psicanalisi.
Sintomi isterici: le manifestazioni accessionali dell’isteria, si traducono ora in reazioni esagerate e paradossali agli stimoli emotivi, ora nell’obbiettivazione di rappresentazioni mentali, e disturbi di ogni genere.

Nell’attuale classificazione del DSM-IV, il termine nevrosi isterica è scomparso, sostituito dalla sindrome ora nota come disturbo di conversione.

se non vi basta, ancora, ulteriore riferimento bibliografico, sulla prestigiosa rivista scientifica Nature (  July 2002, Volume 40, Number 7, Pages 311-312  ).
E, per finire, passando dal culturale al ricreativo (semicit.): un film del 2011, Hysteria, diretto da Tanya Wexler

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