evacuare gli ospedali nel momento in cui servono maggiormente

E’ l’Italia, baby!
Costruiamo i mega-ponti e le mega-gallerie ferroviarie (servono davvero?) e poi se viene il terremoto (verrà di nuovo, non c’è dubbio: siamo una regione sismica!) gli ospedali di riferimento e, perché no, anche la sala di coordinamento delle emergenze [come accadde a L’Aquila] devono esser evacuati  . . . .
Chi ci salverà dai nostri politici ?

Evacuati per motivi precauzionali gli ospedali di Mirandola e Finale Emilia, con i 108 pazienti ricoverati, trasferiti in altri ospedali della provincia di Modena e di Reggio Emilia, a Ferrara, invece presso l’Arcispedale S.Anna (Azienda Ospedaliero-Universitaria) è stato chiuso un piano di servizio del Servizio psichiatrico diagnosi e cura ed evacuata, per motivi precauzionali, la sede dell’oncologia i cui pazienti sono stati trasferiti al nuovo ospedale di Cona, dove sono stati accolti anche 20 ospiti della casa protetta di Dosso di S.Agostino. È questo il primo bilancio del sisma che ha colpito nella notte tra sabato 19 e domenica 20 maggio le province di Modena e di Ferrara dal punto di vista dei danni alle strutture sanitarie. «La nostra priorità è stata quella di dare subito assistenza alle persone, anche grazie all’aiuto che ci stanno dando altre Regioni», sottolinea il presidente della Regione Vasco Errani che insieme all’assessore alla protezione civile Paola Gazzolo ha fatto il punto degli interventi in corso nella Conferenza dei capigruppo dell’Assemblea legislativa. Per quel che riguarda l’assistenza sanitaria regionale le Azienda Usl e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e le Azienda Usl e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara hanno istituito un coordinamento per seguire l’andamento degli interventi e della situazione e per programmare le azioni volte a garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori e ad assicurare la continuità dell’attività di assistenza, in particolare delle eventuali emergenze chirurgiche. Nella provincia di Modena, la più colpita dal sisma, sono attive a Mirandola, nel piazzale di fronte all’ospedale, e nel centro sportivo di Finale Emilia due Postazioni mediche avanzate con personale – medici e infermieri – addetto all’emergenza. Sospesi per una settimana l’erogazione di visite ed esami specialistici nei servizi distrettuali di Mirandola, Finale Emilia, San Felice, San Prospero, Medolla, Cavezzo, Camposanto (anche l’ambulatorio privato accreditato Esclulapio di S. Felice resterà inattivo per alcuni giorni). Nella provincia di Ferrara, invece, sono stati attivati dai Centri operativi Comunali 7 centri di accoglienza per persone impossibilitate al rientro nelle proprie abitazioni. L’Azienda Usl, presso questi centri, ha attivato un servizio di assistenza psicologica e di interventi di prevenzione (in collaborazione con i Nas).

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