e a proposito di tempi moderni

vai con una bella sforbiciata ai turni di riposo; se poi pensate di star lavorando troppo poco, non mancate di comunicarlo qui !

Governo nega turni riposo a medicimedici
Cancellare subito la norma, inserita nella pre-manovra, che nega i turni di riposo ai medici. A chiederlo è il segretario dell’Anaao Assomed, Carlo Lusenti che, contro il provvedimento, è pronto a proclamare lo stato di agitazione dei camici bianchi e a chiamare a raccolta tutti gli altri sindacati di categoria. Nel mirino di Lusenti finisce l’articolo 41 del decreto legge sulle disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, contenuto nel pacchetto approvato dal Governo che anticipa la Finanziaria. “Con questo provvedimento – spiega in una nota Lusenti – i medici del Servizio sanitario nazionale non hanno più diritto al riposo compensativo di 11 ore e la loro settimana lavorativa non ha più un limite orario massimo di 48 ore, comprensive del lavoro straordinario. In sostanza – aggiunge – vengono abrogati in un colpo solo gli standard minimi di sicurezza, dettati da una direttiva europea, nell’organizzazione del lavoro degli ospedali. Rendendo di fatto programmabili turni anche di 80 ore a settimana”. Una norma che per il numero uno dell’Anaao Assomed rischia di far aumentare il rischio clinico e l’insicurezza negli ospedali. “E’ inutile – sottolinea – prevedere unità di risk management nei luoghi di lavoro se poi un chirurgo è costretto a entrare in sala operatoria anche dopo 20 ore di servizio continuativo. Quanti dei nostri ministri si farebbero operare in queste condizioni? E cosa ne pensano le associazioni a difesa dei malati?”, si domanda Lusenti. L’Anaao Assomed, chiede quindi l’applicazione e il rispetto del decreto legislativo 66 del 2003 sui turni di riposo. Applicazione che, per Lusenti, andrebbe definita “all’interno del rinnovo del contratto nazionale di lavoro” dei camici bianchi. In attesa e con la speranza che la norma venga cancellata dal Governo nella stesura definitiva della Finanziaria, l’associazione chiama i propri iscritti e tutti i dirigenti del Ssn “al massimo della mobilitazione e dell’impegno nell’informazione dei milioni di cittadini che giornalmente si rivolgono alle strutture ospedaliere e sanitarie in Italia”. Propone inoltre alle altre organizzazioni sindacali della dirigenza medica “la proclamazione dello stato di agitazione della categoria e la calendarizzazione di ulteriori iniziative di lotta”.

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